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Sommario:Installazione di EasyConfigurator Funzioni avanzate di EasyConfigurator Interfaccia utente Web > Descrizioni delle caratteristiche del gateway |
USRobotics SureConnect
ADSL
|
PWR | Luce verde accesa | L'alimentazione è fornita dall'adattatore CA. |
Spento | Non viene rilevata alimentazione. | |
WAN IP | Luce verde accesa | Il gateway riceve un Indirizzo IP pubblico dal provider di servizi Internet (ISP), in modalità PPP. |
Luce verde lampeggiante | IP connesso e trasmissione dei dati in corso. | |
Rosso | Errore nella ricezione dell'indirizzo IP dall'ISP. | |
Spento | Il servizio ADSL non è sincronizzato o è in modalità bridge. | |
WLAN | Luce verde accesa | Client wireless connesso al gateway. |
Luce verde lampeggiante | Trasmissione di dati wireless in corso. | |
Spento | Nessun client wireless connesso al gateway. | |
Ethernet 1, 2, 3, 4 | Luce verde accesa | È stato stabilito e rilevato un collegamento fisico tra gateway e computer attraverso il cavo Ethernet. |
Luce verde lampeggiante | Flusso di dati in corso. | |
Spento | Non è stato stabilito e rilevato un collegamento fisico tra gateway e computer attraverso il cavo Ethernet. | |
ADSL | Luce verde accesa | È stato stabilito un collegamento DSL. |
Luce verde lampeggiante | È in corso la negoziazione di un collegamento DSL. | |
Spento | Il collegamento DSL non ha avuto esito positivo. |
Begin Quick Setup consente all'utente di configurare il gateway ADSL per la connettività DSL e l'accesso a Internet. Inoltre, guida l'utente durante la configurazione della rete ISP e durante quella della rete dell'ufficio o dell'abitazione. USRobotics SureConnect ADSL Wireless Gateway supporta le cinque modalità operative della rete ISP sull'interfaccia ADSL del gateway elencate di seguito:
Il funzionamento della modalità operativa della rete ISP dipende dalla configurazione del provider di servizi della centrale telefonica e dal server di accesso a banda larga per la linea ADSL.
L'ISP deve fornire i seguenti servizi e informazioni (se richiesti):
Sono valide le seguenti considerazioni sulla configurazione:
La schermata Connection Type consente di selezionare il tipo di protocollo di rete su ATM PVC supportato dal provider di servizi Internet. Consultare la parte iniziale della sezione per una descrizione bridge di questi protocolli.
Selezionare il protocollo assegnato dall'ISP e passare alle sezioni corrispondenti di questo manuale per ulteriori istruzioni.
La finestra contiene i campi per inserire il nome utente PPP e la password. Il requisito della password varia a seconda delle impostazioni particolari dell'ISP o del provider di servizi ADSL.
La WUI ammette un massimo di 256 caratteri per il nome utente PPP e un massimo di 32 caratteri per la password PPP.
L'impostazione predefinita di Authentication Method (Metodo di autenticazione) è Auto. Si consiglia di lasciare l'opzione impostata su Auto; tuttavia, è possibile selezionare PAP o CHAP se necessario.
È possibile configurare Wireless Gateway affinché si disconnetta in caso di mancanza di attività dopo un certo periodo di tempo selezionando la casella di controllo Disconnect if no activity (Disconnettersi in mancanza di attività).
Il valore inserito deve essere compreso tra 1 minuto e 4320 minuti. Il valore predefinito è 30 minuti. L'estensione PPP IP è una funzione particolare utilizzata da alcuni provider di servizi. Non selezionare questa impostazione a meno che il provider di servizi non lo richieda esplicitamente.
L'estensione PPP IP supporta le seguenti condizioni:
Questa pagina consente all'utente di attivare IGMP Multicast, servizio WAN e qualità di servizio. Per impostazione predefinita, la qualità di servizio non è attivata. Per determinare se è il caso di attivare la qualità di servizio, contattare il proprio ISP. Dopo aver inserito e verificato le impostazioni, fare clic su Next (Avanti). Viene visualizzata la seguente finestra:
L'IP LAN secondario supporta indirizzi IP pubblici e privati e non utilizza il Network Address Translation (NAT). È possibile configurare l'indirizzo IP secondario per l'interfaccia LAN con le seguenti impostazioni:
Nota: l'impostazione predefinita è Enable Wireless (Attiva wireless). Se non si utilizza il router come dispositivo wireless, si consiglia di deselezionare l'opzione, per lavorare con maggiore sicurezza. È inoltre possibile modificare subito l'SSID wireless o successivamente dal menu Wireless AP.
Dopo aver fatto clic su Finish (Fine), il gateway salva la configurazione sulla memoria e viene riavviato. La WUI non risponde fino al successivo aggiornamento del sistema. Dopo l'aggiornamento del sistema, chiudere il browser Web e avviarne un'altra sessione.
Per configurare il MER, attenersi alla seguente procedura:
I valori da inserire nei campi devono essere forniti dall'ISP.
Se si riescono a ottenere automaticamente gli indirizzi del server DNS dal DHCP, selezionare Obtain DNS server address automatically (Ottieni automaticamente indirizzo server DNS). In caso contrario, l'utente deve inserire l'indirizzo del server DNS desiderato e l'indirizzo del server DNS opzionale alternativo e fare clic su Next (Avanti). Viene visualizzata la seguente finestra:
Tenere presente che l'indirizzo IP predefinito del gateway è 192.168.1.1 e l'intervallo dell'indirizzo privato predefinito fornito dal server DHCP nel gateway varia tra 192.168.1.2 e 192.168.1.254.
Nota: l'impostazione predefinita è Enable Wireless (Attiva wireless). Se non si utilizza il router come dispositivo wireless, si consiglia di deselezionare l'opzione, per lavorare con maggiore sicurezza. È inoltre possibile modificare subito l'SSID wireless o successivamente dal menu Wireless AP.
Al termine della configurazione e dopo il riavvio dell'unità, Wireless Gateway è pronto per essere utilizzato e i LED appaiono come descritto nella relativa tabella.
Per configurare IP over ATM (IPoA), attenersi alla seguente procedura.
Tenere presente che il client DHCP non è supportato su IPoA. L'utente deve inserire l'indirizzo IP dell'interfaccia LAN, l'indirizzo IP finale remoto per l'impostazione del gateway predefinito e gli indirizzi del server DNS forniti dall'ISP, quindi fare clic su Next (Avanti). Viene visualizzata la seguente finestra:
Se si preferisce utilizzare sia l'impostazione Enable NAT (Attiva NAT) che Enable Firewall (Attiva firewall), fare clic su Next (Avanti). Viene visualizzata la seguente finestra:
Tenere presente che l'indirizzo IP predefinito del gateway è 192.168.1.1 e l'intervallo dell'indirizzo privato predefinito fornito dal server DHCP nel gateway varia tra 192.168.1.2 e 192.168.1.254.
Al termine dell'operazione, fare clic su Next (Avanti). Viene visualizzata la seguente finestra:
Nota: l'impostazione predefinita è Enable Wireless (Attiva wireless). Se non si utilizza il router come dispositivo wireless, si consiglia di deselezionare l'opzione, per lavorare con maggiore sicurezza. È inoltre possibile modificare subito l'SSID wireless o successivamente dal menu Wireless AP.
Selezionare la modalità operativa bridge se è stata suggerita dal provider del servizio ADSL.
Per configurare la modalità bride, attenersi alla seguente procedura:
Nota: l'impostazione predefinita è Enable Wireless (Attiva wireless). Se non si utilizza il router come dispositivo wireless, si consiglia di deselezionare l'opzione, per lavorare con maggiore sicurezza. È inoltre possibile modificare subito l'SSID wireless o successivamente dal menu Wireless AP.
Dopo aver completato la configurazione rapida, l'utente può navigare in Internet senza bisogno di un'ulteriore configurazione.
La finestra DSL Settings (Impostazioni DSL) consente di selezionare una modulazione appropriata.
Opzione |
Descrizione |
Modalità Auto (G.Dmt, G.lite o T1.413) |
Imposta il rilevamento automatico del sistema tra G.Dmt, G.lite o T1.413. |
G.Dmt/G.lite |
Imposta G.Dmt/G.lite se si desidera che il sistema utilizzi la modalità G.Dmt o G.lite. |
T1.413 |
Imposta T1.413 se si desidera che il sistema utilizzi solo la modalità T1.413. |
G.Dmt |
Imposta il sistema in modo che utilizzi solo la modalità G.Dmt. |
G.lite |
Imposta il sistema in modo che utilizzi solo la modalità G.lite. |
Nota: nella maggior parte dei casi, la modalità automatica è sufficiente e deve essere modificata solo su richiesta dell'ISP.
Questa versione supporta la connessione ADSL2. Contattare il proprio ISP per utilizzare questo standard di connessione con maggiore velocità di trasmissione.
La finestra di dialogo relativa alle impostazioni avanzate DSL consente di selezionare una modalità di prova appropriata.
Attenzione! Questi test consentono all'ISP di verificare la linea DSL. L'esecuzione di questi test può rendere inoperativo il servizio DSL.
Opzione | Descrizione |
Normal (Normale) | Modalità operativa normale. |
Reverb (Riverbero) | Invia solo il segnale di riverbero. |
Medley (Medley) | Invia solo segnale Medley. |
No retrain (Nessun retrain) | Rimane in showtime persino dopo la disconnessione del modem. |
Queste quattro modalità consentono le misurazioni PSD per ogni fase del training e dello showtime.
Il pulsante di selezione dei toni visualizza la finestra ADSL Tone Settings (Impostazioni tono ADSL). Questa impostazione consente di selezionare un numero appropriato dei toni in entrata e in uscita. Fare clic su Apply (Applica) dopo aver effettuato la propria scelta.
La finestra di dialogo WAN Setup consente di modificare o cancellare la configurazione ISP impostata da EasyConfigurator o durante la procedura di configurazione rapida. Le modifiche saranno effettive soltanto dopo aver selezionato Finish (Fine) e aver riavviato il gateway.
Selezionare Services nella sezione Access Control. Questa videata consente alla funzione di controllo del dispositivo di specificare il protocollo di LAN e WAN.
Selezionare IP Addresses nella sezione Access Control. Selezionare Enable o Disable per attivare o disattivare la modalità Access Control (gestione dispositivo) per i propri indirizzi IP. Per aggiungere un indirizzo IP contenuto nella lista, selezionare Add (Aggiungi). Per rimuovere un indirizzo IP contenuto nella lista, selezionare Remove (Rimuovi).
Selezionare Passwords nella sezione Access Control. In questa videata è possibile creare o modificare le password di gestione dei dispositivi. Una volta completata l'operazione, fare clic su Apply (Applica).
La scheda Quality of Service è utile solo se si verificano le seguenti condizioni:
La qualità di servizio IP viene eseguita nel layer IP. Il traffico viene classificato sulla base delle regole di classificazione. Ogni regola può contenere una combinazione delle seguenti condizioni: protocollo (TCP/UDP/ICMP), indirizzo IP/subnet mask di origine, porta di origine (una o gruppo), porta di destinazione (una o gruppo). L'impostazione delle regole di classificazione avrà come risultato una priorità "high, medium o low" (alta, media o bassa) e un tipo di servizio "dont care, Normal Service, Minimum Cost, Maximum Reliability, Maximum Throughput, Minimum Delay" (non importante, servizio normale, costo minimo, affidabilità massima, capacità di trasmissione massima, ritardo minimo).
Se non si seleziona "don't care" l'IP Type of Service (tipo di servizio dell'IP, TOS) della regola di corrispondenza sovrascrive l'intestazione TOS originale contenuta nel campo.
La priorità della regola di corrispondenza determina quale coda ATM TX verrà inviata al PVC, se il pacchetto viene indirizzato a quel PVC. L'utilità di pianificazione ATM SAR trasmette il pacchetto rispettando il seguente ordine:
La qualità di servizio IP diventa effettiva solo se il pacchetto viene indirizzato verso un PVC con qualità di servizio attivata. Se viene indirizzato verso un PVC standard con qualità di servizio non attivata, verrà trasmesso con lo stesso livello di priorità di un PVC con qualità di servizio attivata e della stessa categoria di servizio ATM.
Configurare l'indirizzo di gestione dell'IP gateway DSL e la subnet mask per l'interfaccia LAN e il server DHCP.
La finestra di dialogo di configurazione del gateway predefinito consente di configurare un indirizzo IP statico per il gateway predefinito.
Se si deseleziona la casella di controllo Automatically Assigned Default Gateway (Gateway predefinito assegnato automaticamente) viene visualizzata la seguente finestra:
Se si configura il gateway per la modalità routing (IPoA) o la modalità MER statica, è necessario specificare un indirizzo IP statico per il gateway predefinito nel campo corrispondente e usare l'interfaccia WAN appropriata.
Nota: è importante che i campi siano compatibili l'uno con l'altro. La casella di controllo dell'interfaccia WAN deve riportare lo stesso valore indicato nel campo Service Name (Nome servizio) nella finestra WAN Setup (Impostazione WAN).
Queste impostazioni diventano attive solo dopo aver fatto clic su Apply (Applica). Se si seleziona Automatic Assigned Default Gateway (Gateway predefinito assegnato automaticamente), è necessario riavviare il gateway per attivare tale funzione.
La finestra di dialogo DNS Server Configuration consente di configurare un indirizzo IP statico per il server DNS.
Se si deseleziona la casella di controllo Enable Automatic Assigned DNS (Attiva DNS assegnato automaticamente), viene visualizzata la seguente finestra:
Il DNS (Domain Name Service) trasforma un nome Internet del tipo www.usr.com in un indirizzo IP, consentendo al dispositivo dell'ISP di rintracciare il contenuto Web. Invertendo il processo, si utilizza un servizio Dynamic DNS (DNS dinamico). Effettuando la registrazione con un provider di servizio Dynamic DNS e impostando il proprio router, l'indirizzo pubblico di quest'ultimo verrà definito.
La finestra di dialogo Routing consente di configurare la voce Static Route (Percorso statico).
Dopo aver premuto Add (Aggiungi) viene visualizzata la seguente finestra e possono essere aggiunti i percorsi statici.
L'indirizzo MAC ha il seguente formato "xx:xx:xx:xx:xx:xx", in cui xx sono numeri esadecimali.
I firewall utilizzano uno o più dei tre seguenti metodi per il controllo del flusso del traffico della rete in entrata e in uscita.
Il firewall impedisce agli utenti interni di accedere a Internet. È possibile eseguire tale operazione in uno dei seguenti modi:
Utilizzando la porta TCP/UDP per impedire agli utenti interni di accedere a Internet (procedura nota come Filtraggio della porta).
Utilizzando l'origine, la destinazione, la porta o il protocollo di destinazione o qualsiasi combinazione di indirizzi IP per impedire ad un utente specifico di accedere a Internet (procedura di filtraggio degli indirizzi), la finestra di dialogo Firewall consente di configurare il tipo di pacchetti in uscita da inviare mediante TCP o UDP (o una combinazione di entrambe) da porte specifiche.
Dopo aver fatto clic su Add (Aggiungi), viene visualizzata la seguente finestra.
Firewall Outgoing (In uscita) - Campi videata Port Filter (Filtro porta)
Opzione |
Descrizione |
Protocollo |
Selezionare TCP, UDP o una combinazione di entrambe. |
Source IP address (Indirizzo IP di origine) (LAN) |
Inserire l'indirizzo IP per il quale si desidera bloccare l'accesso all'IP di destinazione. |
Source Port (Porta origine) (LAN) |
Inserire il numero della porta di origine o dell'intervallo di porte per i quali si desidera bloccare l'accesso (per IP di origine). |
Destination IP address (Indirizzo IP di destinazione) |
Inserire l'indirizzo IP per il quale si desidera bloccare l'accesso da parte dell'indirizzo IP di origine. |
Destination Subnet Mask (Subnet mask di destinazione): |
Inserire la subnet mask dell'indirizzo IP di destinazione. |
Destination Port (Porta di destinazione) (port or port:port) |
Inserire il numero della porta di destinazione o i numeri dell'intervallo di porte per i quali si desidera bloccare l'accesso (per IP di destinazione). |
La videata consente agli indirizzi IP in entrata di raggiungere il computer. Per aggiungere un indirizzo IP all'elenco Inbound Filter, fare clic su Add (Aggiungi). Per rimuovere un indirizzo IP dall'elenco Inbound Filter, fare clic su Remove (Rimuovi).
IP Filtering (Filtraggio IP) - Filtri in entrata
Opzione |
Descrizione |
Protocollo |
Selezionare TCP, UDP o una combinazione di entrambe. |
Source IP address (Indirizzo IP di origine) (WAN) |
Inserire l'indirizzo IP per il quale si desidera abilitare l'accesso all'IP di destinazione. |
Source Port (Porta origine) (WAN) |
Inserire il numero della porta di origine o dell'intervallo di porte per i quali non si desidera bloccare l'accesso (per IP di origine). |
Destination IP address (Indirizzo IP destinazione) (LAN) |
Inserire l'indirizzo IP per il quale si desidera che l'indirizzo IP di origine disponga dell'accesso. |
Destination Subnet Mask (Subnet mask di destinazione): |
Inserire la subnet mask dell'indirizzo IP di destinazione. |
Destination Port (Porta di destinazione) (port or port:port) |
Inserire il numero della porta di destinazione o i numeri dell'intervallo di porte per i quali si desidera consentire l'accesso (per IP di destinazione). |
La funzione NAPT consente a un singolo dispositivo, ad esempio un gateway, di fungere da agente tra la rete Internet, o rete pubblica, e una rete locale, o rete privata. Questo significa che è richiesto un unico indirizzo IP per indicare un intero gruppo di computer.
L'utilizzo automatico della funzione NAPT dinamica crea un firewall tra la rete interna e le reti esterne o tra la rete interna e Internet. La funzione NAPT consente di effettuare connessioni generate nel sottodominio. Questo significa essenzialmente che un computer su una rete esterna non può collegarsi al computer dell'utente a meno che quest'ultimo non abbia inizializzato il contatto. L'utente può navigare in Internet, collegarsi a un sito e persino scaricare un file; un altro utente non può collegarsi all'indirizzo IP e utilizzarlo per collegarsi a una porta sul proprio computer.
In ambiente NAPT, tutti i computer su NAPT non sono accessibili dall'esterno (cioè dalla WAN). Tuttavia se sono necessari servizi pubblici, ad esempio server Web, server ftp o server e-mail dalla rete privata, è possibile configurare un server virtuale per impostare l'accesso protetto autorizzato. L'impostazione di un server virtuale consente a una connessione esterna di essere trasmessa a un host con i servizi sulla sottorete privata in esecuzione. L'host sul quale sono in esecuzione i servizi è definito server virtuale; server virtuale è sinonimo di inoltro IP.
La finestra di dialogo Virtual Servers Setup (Impostazione server virtuali) consente di configurare le impostazioni relative ai server virtuali e all'host DMZ aggiungendole, eliminandole e memorizzandole.
Selezionando il pulsante Add (Aggiungi) viene visualizzata la seguente finestra:
Opzione | Descrizione |
Service Name (Nome servizio): | Consente di selezionare un servizio esistente da un menu a discesa (Web, FTP, e-mail). |
Server personalizzato | Consente di inserire un servizio cliente il cui nome è noto ma non è presente nell'elenco a discesa Select a Service (Seleziona un servizio). |
Server IP Address (Indirizzo IP server) | L'indirizzo IP del proprio computer che funziona come un server. |
Protocollo | Consente di selezionare un protocollo di trasporto (UDP, TCP o entrambi). |
External Port (Porta esterna) (inizio/fine) | Consente di specificare una sola porta esterna o un intervallo di porte. |
Internal Port (Porta interna) (inizio/fine) | Consente di specificare una sola porta interna o un intervallo di porte. |
Internal server IP address (Indirizzo IP server interno) | L'indirizzo IP del proprio computer che funziona come un server. |
Specificare il nome dell'applicazione, il protocollo in uscita, l'intervallo delle porte in uscita, il protocollo in entrata e l'intervallo delle porte in entrata e fare clic su Apply (Applica) per inoltrare i pacchetti IP per questa applicazione alle porte specificate.
Nota: un'attivazione della porta è disponibile per una singola sessione attiva e non è in grado di supportare attivazioni multiple per più client in uscita.
L'opzione dell'host DMZ (DeMilitarized Zone) viene utilizzata per inoltrare i pacchetti IP dalle reti WAN non appartenenti a nessuna delle applicazioni configurate nella tabella dei server virtuali al computer host DMZ. Mentre i server virtuali possono solo inoltrare (reindirizzare) un numero limitato di servizi (porte), il servizio di hosting DMZ consente a tutti i servizi (porte) in esecuzione sull'host DMZ di essere accessibili dall'esterno.
Selezionando il pulsante DMZ Host viene visualizzata la seguente finestra:
Per configurare l'host DMZ, specificare l'indirizzo del proprio computer che funzionerà come host DMZ.
La crittografia UPNP è attivata per impostazione predefinita. Per disattivarla, deselezionare Enable UPNP (Attiva UPNP) e fare clic su Apply (Applica).
In questa finestra di dialogo, è possibile attivare la funzionalità wireless, nascondere l'access point, impostare il nome di rete wireless, attivare la protezione wireless e limitare il set di canali.
Opzione | Descrizione |
Enable Wireless (Attiva wireless) | Una casella di controllo che attiva o disattiva l'interfaccia LAN wireless. Se selezionata, WUI visualizza l'opzione Disable SSID Broadcast and SSID (Disattiva SSID Broadcast e SSID). L'impostazione predefinita è Enable Wireless. |
Disable SSID Broadcast (Disattiva SSID Broadcast) |
Selezionare Disable SSID Broadcast per impedire che l'access point del gateway ADSL sia rilevato da scansioni attive wireless. Se si desidera che l'access point non venga rilevato automaticamente da una stazione wireless, deselezionare questa casella di controllo. La stazione non rileverà questo access point. Per collegare una stazione all'access point, la stazione deve aggiungere manualmente il nome di questo access point nella propria configurazione wireless. In Windows XP, accedere alla funzione Proprietà di rete per visualizzare tutti gli access point disponibili. È inoltre possibile utilizzare altri programmi software, come NetStumbler per visualizzare gli access point disponibili. |
SSID |
Consente di impostare il nome della rete wireless. SSID è l'acronimo di Service Set Identifier e Tutte le stazioni devono essere configurate con il corretto SSID per accedere alla WLAN. Se l'SSID non corrisponde, a tale utente non sarà consentito l'accesso. Le convenzioni di denominazione sono: minimo un carattere e massimo 32 caratteri. Il nome predefinito è USR9106. |
La videata Wireless Security consente di configurare le impostazioni di sicurezza dell'interfaccia LAN.
Nota: per la connettività wireless, ciascun client wireless deve disporre delle stesse impostazioni utilizzate qui.
Opzione | Descrizione |
Network Authentication (Autenticazione di rete) |
Il gateway supporta quattro diversi tipi di impostazioni di sicurezza per la rete: 802.1x, Wi-Fi Protected Access (WPA), Wi-Fi Protected Access Pre-Shared Key (WPA-PSK) e Wire Equivalence Protection (WEP). WPA Pre-Shared Key (Chiave pre-condivisa WPA): comprende due opzioni di cifratura - Temporal Key Integrity Protocol (TKIP) e Advanced Encryption System (AES). Anche se l'opzione Network Authentication è disattivata, è comunque possibile utilizzare la crittografia WEP. Esistono due livelli di crittografia WEP: 64-bit e 128-bit. Maggiore è il livello di crittografia, più protetta sarà la rete. Tuttavia, a causa del superiore livello di sicurezza, la velocità potrebbe essere compromessa. |
Shared Key Authentication (Autenticazione di chiavi condivise) | Quando si imposta la cifratura dei dati su WEP, è necessario specificare la chiave di cifratura utilizzata per l'autenticazione della rete wireless. Esistono due tipi secondari di servizi di autenticazione di rete: Optional (Opzionale) e Required (Obbligatorio). Se l'autenticazione della chiave condivisa viene selezionata come facoltativa, potrebbe essere eseguita l'autenticazione del sistema aperto (in base alle impostazioni del client). |
Encryption Strength (Livello cifratura) | Il livello di cifratura di una sessione è proporzionale al numero di bit binari che compongono il file della chiave di sessione. Ciò significa che le chiavi di sessione con un numero maggiore di bit dispongono di un livello superiore di sicurezza e sono quindi molto più difficili da decodificare. Questo menu a discesa consente di impostare una chiave di cifratura a 64 bit (5 caratteri ASCII o 10 caratteri esadecimali) o una chiave di cifratura a 128 bit (13 caratteri ASCII o 26 caratteri esadecimali). Se si imposta il livello della chiave su un minimo di 128-bit, gli utenti che cercheranno di identificare un canale di comunicazione sicuro con il server devono utilizzare un browser in grado di comunicare con una chiave di sessione a 128-bit. Le impostazioni relative al livello di cifratura non vengono visualizzate a meno che non si selezioni WEP Encryption. |
Set Encryption Keys (Imposta chiavi di cifratura) | Una volta selezionato il livello di cifratura, selezionare il pulsante Apply (Applica), quindi il pulsante Set Encryption Keys per accedere alla videata Encryption Keys (Chiavi di cifratura). Sono consentite un massimo di quattro chiavi. Consultare la sessione Wireless Settings - Encryption Keys (Impostazioni wireless - Chiavi di cifratura) di questa Guida utente per visualizzare un esempio di chiave di cifratura per una cifratura a 128 bit. |
WPA Pre-Shared Key (Chiave pre-condivisa WPA): esistono due opzioni di cifratura: TKIP e AES. TKIP è l'acronimo di Temporal Key Integrity Protocol. TKIP impiega un metodo di cifratura più solido e incorpora Message Integrity Code (MIC) per fornire protezione contro gli accessi non autorizzati. AES è l'acronimo di Advanced Encryption System, che impiega una cifratura dati a blocchi simmetrica a 128 bit.
Per utilizzare la chiave pre-condivisa WPA, specificare una password compresa tra 8 e 63 caratteri nel campo WPA Pre-Shared Key. È inoltre possibile specificare un intervallo di tempo per l'aggiornamento della chiave di gruppo compreso tra 0 e 99,999 secondi.
WPA Radius: WPA Radius utilizza un server Radius esterno per eseguire l'autenticazione dell'utente. Per utilizzare WPA Radius, specificare l'indirizzo IP del server Radius, la porta Radius (predefinita: 1812) e la password condivisa del server Radius.
802.1x Radius: Radius impiega il server Radius per l'autenticazione o il WEP per la crittografia dei dati. Per utilizzare Radius, specificare l'indirizzo IP del server Radius e la password condivisa. Selezionare i bit desiderati per la cifratura (64 o 128) per WEP e specificare una password o una chiave WEP manuale.
Una chiave di rete è impiegata per la cifratura della rete utilizzando l'algoritmo WEP. Secondo gli standard 802.11, una stazione wireless può essere configurata con un massimo di quattro chiavi di rete, con valori dell'indice della chiave pari a 0, 1, 2 e 3. Quando un access point o una stazione wireless trasmette un messaggio cifrato usando una chiave memorizzata in uno specifico indice della chiave, il messaggio trasmesso segnala l'indice della chiave utilizzato per crittografare il corpo del messaggio. L'access point o la stazione wireless ricevente può quindi recuperare la chiave memorizzata nell'indice della chiave e usarlo per decodificare il corpo del messaggio cifrato.
Le chiavi per la cifratura sono note anche come password WEP. Si tratta di chiavi esadecimali composte da una combinazione di 10 dei seguenti 16 caratteri: 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 a b c d e f
Se si immette una chiave non valida viene visualizzato un messaggio di errore.
Lo scopo di questa videata è disporre di fino a quattro chiavi di rete (indici di chiave) che possano corrispondere alle chiavi di rete della stazione client. Il menu a discesa consente di effettuare la selezione su una delle quattro chiavi di rete.
La videata mostra tutti i client associati al proprio router wireless.
Tutti i NIC dispongono di un indirizzo MAC a 48 bit univoco indicato sul chip ROM della scheda. Quando il filtro degli indirizzi MAC viene attivato, il numero di NIC che possono collegarsi al proprio access point è limitato. Quindi, un access point consentirà l'accesso a qualsiasi dispositivo wireless il cui indirizzo MAC compare nell'elenco "allow" (consenti).
I router Wi-Fi e gli access point che supportano il filtraggio MAC consentono di specificare un elenco di indirizzi MAC che possano collegarsi all'access point, quindi stabiliscono quali dispositivi sono autorizzati ad accedere alla rete wireless. Quando un dispositivo utilizza il filtraggio MAC, agli indirizzi non esplicitamente definiti sarà negato l'accesso.
Opzione | Descrizione |
MAC Restrict Mode (Modalità restrizioni MAC) | Pulsanti di opzione che consentono di impostare le seguenti opzioni: Off (Disattivo), per disattivare la funzione di filtraggio MAC; Allow (Consenti), per consentire ai client wireless il cui indirizzo MAC è presente nell'elenco di collegarsi all'access point; Deny (Nega), per impedire ai client wireless il cui indirizzo MAC è presente nell'elenco di collegarsi all'access point. |
MAC Address (Indirizzo MAC) | Elenca gli indirizzi MAC che possono essere impostati su Off, Allow o Deny. Il pulsante Add (Aggiungi) consente di accedere ad un campo in cui è necessario digitare un indirizzo MAC in un formato a due caratteri e 6 byte: xx:xx:xx:xx:xx:xx dove xx sono numeri esadecimali. Possono essere aggiunti un massimo di 60 indirizzi MAC. Consultare la sezione Case Study di questa Guida utente per visualizzare un esempio dell'impostazione di un filtro MAC. |
Opzione | Descrizione |
Canale | Menu a discesa che consente di selezionare un canale specifico. |
Rate (Velocità di trasferimento) |
Menu a discesa che consente di specificare le seguenti velocità:
|
Basic Rate (Velocità di base) | È possibile supportare tutte le velocità elencate nella sezione Rate (Velocità) di cui sopra o usare le velocità a 1, 2 Mbps tipiche delle implementazioni 802.11b meno recenti. |
Fragmentation Threshold (Soglia di frammentazione) | Un limite, specificato in byte, che stabilisce se i pacchetti devono essere frammentati e in quali dimensioni. Su una WLAN 802.11, i pacchetti che superano la soglia di frammentazione vengono frammentati, cioè divisi in unità più piccole adatte alle dimensioni del circuito. I pacchetti più piccoli del valore della soglia di frammentazione specificata non sono frammentati. Inserire un valore compreso tra 256 e 2346. Se si riscontrano molti errori relativi ai pacchetti, aumentare leggermente la soglia di frammentazione. Il valore rimarrà uguale all'impostazione predefinita di 2346. Se si imposta un valore troppo basso per la soglia di frammentazione, si potrebbero riscontrare problemi con le prestazioni. |
RTS Threshold (Soglia RTS) | La richiesta di invio, quando impostata in byte, specifica le dimensioni massime del pacchetto. Se un pacchetto supera tali dimensioni, la scheda WLAN avvia il meccanismo RTS/CTS. I pacchetti che superano la soglia RTS specificata attivano il meccanismo RTS/CTS. Il NIC consente la trasmissione di pacchetti piccoli, senza utilizzare l'RTS/CTS. L'impostazione predefinita di 2347 (lunghezza massima) disattiva la soglia RTS. |
DTIM Interval (Intervallo DTIM) | Delivery Traffic Indication Message (DTIM) è anche conosciuto come intervallo Beacon. Si tratta di un valore compreso tra 1 e 65535. Il DTIM è un timer che avvisa i client della finestra successiva per l'ascolto dei messaggi di distribuzione e multicast. Quando un AP possiede messaggi di distribuzione memorizzati o multicast per client associati, questo invia il DTIM successivo con un valore per l'intervallo DTIM. I client AP ascoltano i beacon e ricevono i messaggi di distribuzione e multicast. Il valore predefinito è 100. |
Beacon Interval (Intervallo beacon) | L'intervallo di tempo tra le trasmissioni di beacon. Ciascuna trasmissione di beacon identifica la presenza di un access point. Per impostazione predefinita, i NIC della radio eseguono la scansione passiva di tutti i canali RF e ascoltano i beacon provenienti dagli access point per trovare un access point adatto. Prima che una stazione venga impostata su una modalità di risparmio energetico, è necessario che l'intervallo beacon sappia quando deve attivarsi per ricevere i beacon (e scoprire se vi sono frame memorizzati sull'access point). Il valore è indicato in ms. Il valore predefinito è 100. L'intervallo valido è compreso tra 1 e 0xffff (65535). |
54g+ (Xpress) | 54g+ è una tecnologia che utilizza standard basati sul framebursting per ottenere una maggiore velocità di trasmissione. Attivando 54g+, la velocità di trasmissione aggregata (la somma delle singole velocità di trasmissione di ciascun client sulla rete) può migliorare fino al 25% nelle reti 802.11g e fino al 75% in quelle miste, comprendenti dispositivi 802.11g e 802.11b. |
54g Mode (Modalità 54g) | In questo modo, si effettuano connessioni solo con dispositivi 802.11g. Per ottenere la massima compatibilità, impostare la modalità su 54g Auto (Automatico 54g). Per ottenere le massime prestazioni con i dispositivi con certificazione 54g, impostare la modalità su 54g Performance (Prestazioni 54g). |
54g Protection (Protezione 54g) | Gli standard 802.11g forniscono un metodo di protezione che consente ai dispositivi 802.11g e 802.11b di coesistere nella stessa rete senza "parlare" contemporaneamente. Non disattivare la funzione 54g Protection (Protezione 54g) se è possibile che un dispositivo 802.11b debba usare la rete wireless. In Auto Mode (Modalità Automatica), il dispositivo wireless userà l'RTS/CTS per migliorare le prestazioni 802.11g in reti miste 802.11g/802.11b. Disattivare la protezione per ottimizzare la velocità di trasmissione 802.11g nella maggior parte dei casi. |
La finestra Update software (Aggiorna software) consente di ottenere un file immagine del software aggiornato dall'ISP. È possibile eseguire gli aggiornamenti manuali del software da un file memorizzato localmente tramite la seguente finestra.
Restore to Defaults (Ripristina predefinite)
È possibile ripristinare le impostazioni originali predefinite facendo clic sull'opzione Restore Default Configuration (Ripristina configurazione predefinita) nella finestra Restore Settings (Ripristina impostazioni).
Nota: questo campo ha la stessa funzione del pulsante hardware di ripristino dei valori predefiniti. L'hardware di Wireless Gateway e il software del caricatore di avvio supportano il pulsante di ripristino dei valori predefiniti. Se il pulsante di ripristino viene tenuto premuto per oltre 5 secondi, il caricatore di avvio cancella tutti i dati di configurazione memorizzati nella sezione "Memoria permanente" sulla memoria flash.
Nota: se si tiene premuto l'interruttore per oltre 30 secondi, il gateway si avvia in modalità di ripristino. Usare il ciclo di alimentazione semplice per tornare alla modalità di avvio normale.
Di seguito sono riportate le impostazioni predefinite di Wireless Gateway.
Dopo aver selezionato il pulsante Restore Default Configuration (Ripristina configurazione predefinita), viene visualizzata la seguente videata.
Per salvare le impostazioni del gateway DSL, fare clic su Backup Configuration (Configurazione backup) e selezionare una cartella del disco rigido.
NOTA: per salvare correttamente le impostazioni, è necessario disporre di Internet Explorer 6.0 o superiore.
Per aggiornare le impostazioni del gateway DSL, seguire le istruzioni visualizzate.
NOTA: per aggiornare correttamente le impostazioni, è necessario disporre di Internet Explorer 6.0 o superiore.
La finestra di dialogo Reboot Gateway (Riavvia gateway) consente di riavviare il gateway. La procedura di riavvio dura un paio di minuti.
Il menu Diagnostics fornisce informazioni sullo stato di connessione di Wireless Gateway e del collegamento ADSL. È possibile ottenere una descrizione di ciascun test facendo clic sul pulsante Help (Guida) associato al relativo test.
Senza una connessione ADSL attiva, molti test non verranno attivati, come indicato nella seguente videata.
Quando la modalità operativa corrente di rete è bridge, i test del gateway predefinito e del server DNS non verranno attivati.
Nella parte inferiore dello schermo appaiono due pulsanti:
Quando si fa clic su entrambi i pulsanti di riesecuzione dei test diagnostici, vengono ripetuti tutti i test. Normalmente, se uno o più test inviano un messaggio di errore, l'utente deve eseguire nuovamente tutti i test per individuare i problemi riscontrati.
Quando si fa clic su Rerun Diagnostic Tests With OAM F4 (Riesegui test diagnostici con OAM F4), vengono trasmesse anche le celle di loopback ATM OAM F4 oltre alle celle OAM F5. È possibile che il loopback ATM OAM F4 o i test dei segmenti non siano supportati dai dispositivi ATM nella rete DSL del provider di servizi. Per questo motivo, il test OAM F4 è distinto dai test di diagnostica generali. Quando viene rilevato un errore OAM F4, la finestra visualizza un errore F4. Nella tabella sottostante è riportato un esempio dei risultati di test di diagnostica quando il PVC è configurato nella modalità operativa PPPoE.
Descrizione dei test di diagnostica
Test | Descrizione |
Ethernet Connection (Connessione Ethernet) |
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ADSL Synchronization (Sincronizzazione ADSL) |
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ATM OAM Segment Ping (Ping segmento ATM OAM) |
Il modem trasmette le richieste di loopback del segmento OAM F4/F5 (se si riesegue il test con OAM F4, vengono inviati sia F4 che F5, altrimenti solo F5) e si aspetta una risposta entro 5 secondi. Questo test verifica l'esistenza di continuità ATM tra il segmento del collegamento al canale virtuale dal modem alla rete del provider DSL (generalmente si tratta di un test DSLAM sul sito del provider DSL.
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ATM OAM End-to-end Ping |
Il modem trasmette le richieste di loopback end-to-end OAM F4/F5 (se si riesegue il test con OAM F4, vengono inviati sia F4 che F5, altrimenti solo F5) e si aspetta una risposta entro 5 secondi. Questo test verifica la connettività ATM del collegamento al canale virtuale con un endpoint ATM PVC, ad esempio un router per l'accesso remoto a banda larga situato sul provider DSL o il sito ISP.
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PPP server (Server PPP) |
Per la modalità operativa PPPoA, il modem verifica che PPP (LCP e IPCP) sia collegato al server PPP remoto. Per la modalità operativa PPPoE, questo test serve ad accertare che il modem rilevi un server PPPoE verificando se può ricevere un pacchetto PADO (PPPoE Active Discovery Offer) da un server PPPoE dopo l'invio di un pacchetto broadcast PADI (PPPoE Active Discovery Initiation).
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Authentication with ISP (Autenticazione con ISP) |
Verifica che il nome utente PPP fornito e la password memorizzati nel modem DSL siano stati autenticati dal server PPP all'interno della rete ISP.
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Assigned IP address (Indirizzo IP assegnato) |
Verifica che il modem DSL disponga di un indirizzo IP valido, in questo caso un indirizzo IP WAN PPP, dal server PPP.
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Ping default gateway (Ping gateway predefinito) |
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Ping Primary Domain Name Server (Ping DNS principale) |
Verifica che il modem DSL riesca a comunicare con il server DNS.
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Nella finestra LAN Statistics (Statistiche LAN) viene indicato il trasferimento byte, il trasferimento pacchetti e le statistiche degli errori per l'interfaccia Ethernet.
Nella finestra WAN Statistics (Statistiche LAN) viene indicato il trasferimento byte, il trasferimento pacchetti e le statistiche degli errori per le impostazioni del servizio.
ATM Layer Statistics over ADSL interface (Statistiche livello ATM su interfaccia ADSL)
Campo | Descrizione |
InOctets | Numero di ottetti ricevuti sull'interfaccia. |
OutOctets | Numero di ottetti trasmessi sull'interfaccia. |
InErrors | Numero di celle interrotte a causa di errori HEC che non possono essere corretti. |
InUnknown | Numero di celle ricevute e scartate durante la convalida dell'intestazione delle celle, comprese quelle con valori VPI/VCI non riconosciuti e quelle con tipi di intestazione non validi. Se le celle con valori PTI non definiti sono scartate, vengono conteggiate in questo numero. |
InHecErrors | Numero di celle ricevute con errore HEC intestazione cella ATM. |
InInvalidVpiVciErrors | Numero di celle ricevute con un indirizzo VCC non registrato. |
InPortNotEnabledErrors | Numero di celle ricevute su una porta non attivata. |
InPtiErrors | Numero di celle ricevute con un errore PTI (Payload Type Indicator) intestazione ATM. |
InIdleCells | Numero di celle inattive ricevute. |
InCircuitTypeErrors | Numero di celle ricevute con un tipo di circuito non legale. |
InOamRmCrcErrors | Numero di celle OAM e RM ricevute con errori CRC. |
InGfcErrors | Numero di celle ricevute con un GFC diverso da zero. |
ATM AAL5 Layer Statistics over ADSL Interface (Statistiche livello ATM AAL5 su interfaccia ADSL)
Campo | Descrizione |
InOctets | Numero di ottetti AAL5/AAL0 CPCS PDU ricevuti. |
OutOctets | Numero di ottetti AAL5/AAL0 CPCS PDU trasmessi. |
InUcastPkts | Numero di PDU AAL5/AAL0 CPCS trasmessi a un livello superiore. |
OutUcastPkts | Numero di PDU AAL5/AAL0 CPCS ricevuti da un livello superiore per la trasmissione. |
InErrors | Numero di PDU AAL5/AAL0 CPCS ricevuti e contenenti un errore. I tipi di errori conteggiati includono errori CRC-32, errori di timeout SAR e errori SDU. |
OutErrors | Numero di PDU AAL5/AAL0 CPCS che non è possibile trasmettere a causa di errori. |
InDiscards | Numero di PDU AAL5/AAL0 CPCS scartati a causa di una condizione di sovraccarico del buffer di input. |
OutDiscards | Questo campo non è al momento in uso. |
Statistiche livello ATM AAL5 per ogni VCC su interfaccia ADSL
Campo | Descrizione |
CrcErrors | Numero di PDU ricevuti con errori CRC-32. |
SarTimeOuts | Numero di PDU parzialmente riassemblati che sono stati scartati perché non sono stati completamente riassemblati nel periodo di tempo richiesto. Se il timer di riassemblaggio non è supportato, questo oggetto contiene un valore zero. |
OverSizedSDUs | Numero di PDU scartati a causa dell'eccessiva grandezza dell'SDU corrispondente. |
ShortPacketErrors | Numero di PDU scartati perché la lunghezza del PDU era inferiore alla dimensione del trailer AAL5. |
LengthErrors | Numero di PDU scartati perché la lunghezza del PDU non corrispondeva a quella del trailer AAL5. |
Campo | Descrizione |
Mode (Modalità) | Protocollo di modulazione G.DMT o T1.413 |
Type (Tipo) | Tipo di canale interlacciato o veloce |
Line Coding (Codifica di linea) | Codifica trellis disattivata o attivata |
SNR Margin (dB) (Margine SNR) | Signal to Noise Ratio (SNR) margin (Margine rapporto segnale/rumore) |
Attenuation (dB) (Attenuazione) | Stima dell'attenuazione media dei loop in ricezione |
Status (Stato) | Elenca lo stato del collegamento DSL |
Output Power (dBm) (Potenza di uscita) | Potenza totale in uscita del flusso in entrata |
Attainable downstream bit rate (Velocità bit di flussi in uscita raggiungibile) | Velocità massima del flusso in uscita |
Rate (Kbps) (Velocità) | La velocità alla quale vengono trasmessi i dati. |
K | Numero di byte dei dati nel frame di dati ADSL (simbolo DMT) |
S | Lunghezza della parola del codice Reed Solomon nel frame di dati |
R | Numero di byte di controllo ridondanti per parole del codice Reed-Solomon |
D | Profondità di interlacciamento |
Super Frames (Frame super) | Numero complessivo dei frame super |
Super Frame Errors (Errori frame super) | Numero di frame super ricevuti con relativi errori |
RS Words (Parole RS) | Numero complessivo di parole del codice Reed-Solomon |
RS Correctable Errors (Errori correggibili RS) | Numero di parole RS con gli errori correggibili |
RS Uncorrectable Errors (Errori non correggibili RS) | Numero di parole RS con errori non correggibili |
HEC Errors (Errori HEC) | Numero complessivo di errori HEC (Header Error Checksum) |
LCD Errors (Errori LCD) | Numero totale degli errori di Perdita del delineamento celle |
Dalla finestra ADSL Statistics (Statistiche ADSL), è possibile avviare un test per misurare la percentuale di errore mediante il pulsante ADSL BER Test (Test BER ADSL). Le finestre associate a questo test comprendono una finestra di avvio e configurazione, una finestra visualizzata durante l'elaborazione del processo e una finestra contenente i risultati.
La finestra System Log consente di visualizzare il registro degli eventi di sistema o di configurare le relative opzioni.
La funzione del registro di sistema consente di attivare o disattivare le opzioni ad esso relative.
System Log (Registro di sistema) - Opzioni di configurazione
Opzione | Descrizione |
Log Status (Stato registro) | Log Status indica se il sistema sta attualmente registrando gli eventi. L'utente può attivare o disattivare la registrazione degli eventi. Per impostazione predefinita, tale funzione è disattivata. Per attivarla, fare clic su Enable (Attiva), quindi su Apply (Applica). |
Log Level (Livello registrazione) |
Log Level consente di configurare il livello degli eventi e di filtrare gli eventi indesiderati di livello inferiore. Gli eventi tra il livello massimo, "Emergency", fino al livello configurato saranno registrati sul buffer di registro sulla SDRAM di Wireless Gateway. Quando il buffer di registro è pieno, l'evento più recente viene posizionato in cima al buffer del registro e sovrascritto all'evento precedente. Per impostazione predefinita, il livello di registrazione è Debugging, cioè il livello critico più basso. I livelli di registrazione sono:
Il livello Emergency è il più grave mentre Debugging è il meno importante. Ad esempio, se il livello di registro è impostato su Debugging, vengono registrati tutti gli eventi dal livello più basso al livello più critico. Se il livello di registro è impostato su Error, viene registrato solo il livello Error e quello superiore. |
Display Level (Visualizza livello) | Display Level consente all'utente di selezionare gli eventi registrati e di visualizzarli nella pagina View System Log degli eventi di questo livello e superiore sino al livello massimo Emergency. |
Mode (Modalità) | Mode consente di specificare se gli eventi devono essere memorizzati nella memoria locale o inviati a un server syslog remoto o a entrambi contemporaneamente. Se è selezionata la modalità remota, view system log non sarà in grado di visualizzare gli eventi memorizzati sul server syslog remoto. Esistono diversi tipi di software di server syslog disponibili per i sistemi operativi Windows e Linux. Kiwi Syslog Daemon è un server syslog per Windows disponibile gratuitamente sul sito www.kiwisyslog.com. Se è configurata la modalità Remote (Remota) o Both (Entrambe), l'interfaccia utente Web richiede all'utente di inserire l'indirizzo IP e la porta UDP del server. |
Server IP Address (Indirizzo IP server) | Campo visualizzato quando è selezionata Remote (Remota) o Both (Entrambe) nel campo Mode. |
Server UDP Port (Porta UPD server) | Campo visualizzato quando è selezionata Remote (Remota) o Both (Entrambe) nel campo Mode. Richiede all'utente di inserire il numero della porta UDP del server SysLog. In genere viene assegnato al syslog un numero di porta UDP noto, 514. Tuttavia, l'utente può sovrascrivere un altro numero di porta UDP se viene utilizzata una porta UDP differente da quel particolare server syslog. |