Riepilogo
dei comandi
L'interfaccia
riga di comando (CLI) è utilizzata per configurare il sistema tramite Telnet.
Per accedere alla CLI è necessario connettersi via Telnet all'indirizzo
IP di gestione del modem (l'indirizzo predefinito è 192.168.1.1).
Il nome utente predefinito è root. La password predefinita
è 12345.
Tutti i sistemi di comando dei vari moduli sono organizzati
in diverse directory. Queste directory si trovano sotto la directory home,
ma possono essere elencate utilizzando il comando help. Tutti i comandi
di amministrazione sono situati sotto home/users.
Quando ci si collega alla CLI, si accede alla directory predefinita
home. La directory di lavoro corrente include il nome di accesso
nel prompt dei comandi (ad es. [root @ home]$ )
L'interfaccia CLI fornisce comandi per spostarsi tra le directory,
elencare i comandi di una directory ed accedere alla guida. Tutti questi comandi
possono essere eseguiti da qualsiasi directory.
help -o <comando>
Visualizza la guida e il modo di utilizzo per il comando specificato. Se non viene specificato
alcun comando, visualizza la guida per tutti i comandi generali.
home
Questo comando permette di passare dalla directory di lavoro
alla home directory.
exit
Se
l'utente sta lavorando nella home directory, la sessione viene chiusa. In
caso contrario, il comando exit permette di passare dalla directory di
lavoro alla directory immediatamente superiore.
ls
Elenca tutti i comandi disponibili nella directory di lavoro
corrente.
reboot
Riavvia
il router (nota: la sessione telnet andrà persa).
save
Salva
in memoria la corrente configurazione di esecuzione. L'impostazione attuale
rimarrà salvata quando il router viene riavviato.
version
Visualizza il numero di versione del firmware del modem.
date
Visualizza
le impostazioni attuali di data e orario.
date
o date MM:GG:AAAA time H:M:S
Imposta
la data e l'orario specificati.
erase
Elimina
l'attuale configurazione memorizzata. Le impostazioni attualmente utilizzate non
vengono modificate. All'avvio successivo, il sistema presenterà le impostazioni
predefinite originali.
Attenzione: non
utilizzare il comando save dopo il comando erase, a meno che il comando erase
non sia stato eseguito per errore.
Indica
lo stato di allocazione di bitmap quali socket, mbuff e cluster.
Digitare
users dalla home directory per creare, rimuovere, elencare e modificare
le impostazioni utente.
[root
@ user ] $
Il comando ls
elenca cinque opzioni:
- adduser
- remuser
- setperms
- chpasswd
- listusers
adduser <nome_utente> -o -permissions <A= ammin.
| O= ordinarie>
Consente
l'accesso al sistema a un nuovo utente. Questo comando richiede l'immissione
di una password. Si tratta di un comando amministrativo e richiede l'accesso
al sistema con diritti di amministratore.
<nome_utente>
Il nome dell'utente che deve essere aggiunto.
-permissions <ammin. | ordinarie>
Specifica
le autorizzazioni assegnate all'utente. Per impostazione predefinita, all'utente
vengono assegnate autorizzazioni ordinarie.
remuser <nome_utente>
Elimina l'utente specificato. Si tratta di un comando amministrativo
e richiede l'accesso al sistema con diritti di amministratore.
setperms <nome_utente> -o <autorizzazioni>
Modifica le proprietà di un account utente.
<nome_utente>
Il nome dell'utente di cui si desidera modificare i servizi
o le autorizzazioni.
<permissions>
O = Utente ordinario, A = Amministratore
Esempio
Per cambiare l'utente xyz da ordinario ad amministratore:
setperms xyz -o A
chpasswd <nome_utente>
Cambia la password dell'utente esistente. Per utilizzare questo
comando sono necessari i diritti di amministratore.
listusers
Elenca tutti gli utenti registrati per l'utilizzo di CLI/http/ftp.
Il
comando ifconfig comprende diversi formati per ottenere informazioni o configurare
l'indirizzo IP di un'interfaccia. Il primo formato configura l'indirizzo IP e
altri parametri dell'interfaccia specificata. Gli altri formati visualizzano informazioni
sull'interfaccia.
ifconfig
o <nome_interfaccia> inet <indirizzo> [netmask <maschera>]
[broadcast <indirizzo>]
[up|down]
[mtu <n>]
ifconfig
o <nome_interfaccia>
ifconfig
o a
ifconfig
o l
<nome_interfaccia>
Il nome dell'interfaccia. I valori possibili sono eth0, eth1,
mer0, usb0, lo0, atm0, atm1,
atm2, atm3, atm4, atm5, atm6,
atm7, ppp0, ppp1, ppp2, ppp3,
ppp4, ppp5, ppp6, ppp7.
<Indirizzo>
L'indirizzo
IP da assegnare all'interfaccia. Le cifre dell'indirizzo IP devono essere separati
da punti (ad esempio: 192.168.2.1).
netmask
<maschera>
La
maschera di rete è utilizzata per estrarre la parte dell'indirizzo IP relativa
alla rete. Specifica inoltre la parte di indirizzo che deve essere riservata alla
suddivisione della rete in sottoreti che vengono prese dal campo dell'indirizzo
dell'host. La maschera di rete è unita all'indirizzo IP dell'interfaccia
per ottenere l'ID della rete che viene utilizzato nel routing e che indica che
la rete è accessibile mediante queste interfacce. La maschera può
essere indicata con un singolo numero esadecimale preceduto da 0x (ad esempio
0xffffff00) o con un indirizzo Internet separato da punti (255.255.255.00).
broadcast
<indirizzo>
Il
comando broadcast viene utilizzato quando si desidera inviare lo stesso messaggio
a più destinatari sulla LAN. Questa opzione consente di specificare l'indirizzo
di broadcast da utilizzare nella rete. L'indirizzo di broadcast predefinito comprende
una parte dell'host e tutti i segmenti 1 dell'indirizzo IP. Ad esempio, 192.168.2.255
è un indirizzo di broadcast della rete 192.168.2.0
down
Contrassegna
un'interfaccia come inattiva. Quando un'interfaccia è
contrassegnata come "inattiva", il sistema non cercherà di trasmettere
messaggi attraverso di essa.
up
Contrassegna
un'interfaccia come attiva. Questo comando può essere
utilizzato per abilitare un'interfaccia che era stata precedentemente disattivata.
Una volta riattivata, l'interfaccia può nuovamente essere utilizzata dal
sistema per la trasmissione di messaggi.
mtu
<n>
Imposta
su n l'unità massima di trasmissione dell'interfaccia. Il valore predefinito
dipende dall'interfaccia. Il valore MTU è utilizzato per limitare le dimensioni
dei pacchetti trasmessi su un'interfaccia. Non tutte le interfacce consentono
l'impostazione del valore MTU e alcune, come ethernet, restringono la scelta a
intervalli ben specifici (72 1500).
-a
Visualizza
informazioni dettagliate su tutte le interfacce.
-l
Elenca
le interfacce correnti.
Esempi
[root
@ home] ifconfig o -a
eth0:
flags=ffff8843<UP,BROADCAST,RUNNING,SIMPLEX,MULTICAST>
mtu
1500 inet 192.168.2.185 netmask 0xffffff00 broadcast 192.168.2.255
ether
08:00:20:c0:c9:74
lo0:
flags=ffff8049<UP,LOOPBACK,RUNNING,MULTICAST> mtu 16384
inet
127.0.0.1 netmask 0xff000000
Questo
comando elenca tutte le interfacce.
ifconfig
o l
Visualizza
un elenco di interfacce. Il risultato sarà un elenco del tipo "eth0
atm0".
ifconfig
o eth0
eth0:
flags=ffff8843<UP,BROADCAST,RUNNING,SIMPLEX,MULTICAST>
mtu
1500 inet 192.168.2.185 netmask 0xffffff00 broadcast 192.168.2.255
ether
08:00:20:c0:c9:74
Viene
elencata la configurazione di eth0.
ifconfig
o eth0 inet 192.168.2.242
Imposta
l'indirizzo IP di eth0 su 192.168.2.242.
ifconfig
o eth0 inet 192.168.2.185 mtu 900
Modifica
il valore MTU per l'interfaccia eth0.
ifconfig
o eth0 inet 192.168.2.185 broadcast 192.168.255.255
Modifica
l'indirizzo di broadcast.
ifconfig
o eth0 inet 192.168.2.185 netmask 255.255.00.00
Modifica
la maschera di rete.
ifconfig
o eth0 inet 192.168.2.185 down
Contrassegna
l'interfaccia come disattiva.
ifconfig
o eth0 inet 192.168.2.185 up
Contrassegna
l'interfaccia come attiva.
ifconfig
o eth0 inet 192.168.2.185 alias 192.168.2.242
ifconfig
-o eth0 inet 192.168.2.185 broadcast 192.168.255.255 netmask
255.255.00.00
mtu 900
Imposta
l'indirizzo di broadcast, la maschera di rete e il valore mtu per l'interfaccia
eth0.
Permette
all'utente di aggiungere, eliminare e modificare una voce di routing oppure di
ottenere informazioni relative a una voce.
route
add o -dest <indirizzo_ip_destinaz> -gateway <indirizzo_ip_gateway>
[-netmask <maschera>] [-mtu <valore>] [-hopcount <valore>]
route
add o -dest <indirizzo_ip_destinaz> -interface if_name [-netmask maschera]
[-mtu valore] [-hopcount valore]
route
delete o -dest <indirizzo_ip_destinaz>
route
change o -dest <indirizzo_ip_destinaz> -gateway <nuovo_ind_ip>
route
get o -dest <indirizzo_ip_destinaz>
route
flush
list
routes
route
add serve ad aggiungere una voce di routing. È necessario specificare
l'indirizzo di destinazione e il gateway da utilizzare per raggiungerlo. Se non
viene specificata, la maschera di rete viene calcolata in base alla classe
dell'indirizzo di destinazione. Ad esempio: dall'indirizzo di destinazione 192.168.3.0
verrà derivata la maschera di rete 255.255.255.0, poiché si tratta
di un indirizzo di classe C. Se la destinazione è direttamente raggiungibile
mediante un'interfaccia che non richiede sistemi intermedi come gateway, deve
essere specificato il modificatore di interfaccia. Il gateway è
l'indirizzo di questo host sulla rete comune e indica l'interfaccia da utilizzare
per la trasmissione. In alternativa, se l'interfaccia è point-to-point,
è possibile indicarne il nome stesso. In questo caso il percorso rimane
valido anche se cambia l'indirizzo locale o remoto.
route
delete serve ad eliminare voci di routing.
route
change serve a modificare il gateway per l'indirizzo di destinazione specificato.
route
get serve ad ottenere informazioni su percorsi verso la destinazione specificata.
route
flush elimina tutte le voci della tabella di routing.
list
routes elenca tutte le voci della tabella di routing.
Esempi
route
add -o -dest 192.168.3.0 -gateway 192.168.2.1
Aggiunge
una voce di routing con indirizzo IP di destinazione 192.168.3.0 e gateway 192.168.2.1.
route
add o -dest 192.168.3.101 -gateway 192.168.2.1 -interface eth0 -netmask
255.255.255.255
-mtu 1500 -hopcount 2
Aggiunge
una voce di routing con indirizzo IP impostato su 192.168.3.101, gateway 192.168.2.1
e nome dell'interfaccia da usare per questo percorso eth0, maschera di rete 255.255.255.255,
mtu 1500 e hopcount 2.
route
delete -o -dest 192.168.3.0
Elimina
la voce di routing il cui indirizzo IP di destinazione è 192.168.3.0.
route
change o -dest 192.168.3.0 -gateway 192.168.2.4
Cambia
in 192.168.2.4 il gateway della voce il cui indirizzo di destinazione corrisponde
a 192.168.3.0.
route
get o -dest 192.168.3.0
Elenca
la voce di routing il cui indirizzo IP di destinazione è 192.168.3.0.
statistic
<ip I tcp | udp | icmp>
Visualizza le statistiche per i protocolli IP, ICMP, TCP e
UDP.
list <arp | udp | tcp | percorsi | interfacce>
Elenca la tabella Address Resolution Protocol (ARP), la tabella
di routing e il PCB (Protocol Control Blocks) dei socket UDP/TCP in uso e visualizza
informazioni sulle interfacce di rete.
Impostano il
server dei nomi di dominio (DNS).
I
comandi per impostare i parametri DNS si trovano nella directory .dns. Dalla
directory .home. digitare .dns. per accedere alla directory.
set
-d <nome_dominio>
set
[n1 <server_nomi>] [n2 <server_nomi>]
Imposta
le voci DNS per il sistema. Con nome_dominio viene specificato il nome
del dominio per il router. Con server_nomi viene specificato l'indirizzo
IP del server che elabora le richieste DNS. Per cancellare una voce di dominio,
specificare le doppie virgolette () per il nome di dominio. Per cancellare
la voce del server dei nomi, inserire 0 come server dei nomi.
-n1
<server_nomi>
Utilizzato
per specificare il server dei nomi principale.
-n2
<server_nomi>
Utilizzato
per specificare il server dei nomi secondario.
Esempi
[cli
@ dns]$ set -d analog.com
Imposta
il nome di dominio su analog.com.
[cli
@ dns]$ set -d
Elimina
il nome di dominio.
[cli
@ dns]$ set n1 137.23.41.2
Imposta
il server dei nomi principale per le richieste DNS.
[cli
@ dns]$ set n1 0
Elimina
il server dei nomi principale.
list
Elenca nome di dominio e server dei nomi DNS.
Attiva/disattiva
la funzione di inoltro DNS.
dnsr
start -o [<server1>] [<server2>]
dnsr
stop -o [<server1>] [<server2>]
start
Avvia
la funzione di inoltro DNS.
stop
Interrompe
la funzione di inoltro DNS.
<server1>
Indirizzo
IP del server DNS principale.
<server2>
Indirizzo
IP del server DNS secondario.
Imposta
ed elenca dominio/server dei nomi
list
set [-d] (dominio predefinito)
set [-n1 / -n2] (server dei nomi)
dhcp
<interfaccia> start | stop | restart
Configura
un'interfaccia affinché ottenga l'indirizzo IP da un server DHCP. L'opzione
start consente all'interfaccia di ottenere l'indirizzo IP dal server DHCP.
L'opzione stop disattiva questa funzione.
L'opzione
restart interrompe e quindi riavvia la negoziazione dell'indirizzo IP con
il server DHCP. Restart serve a riottenere un indirizzo IP.
Esempio:
dhcp
eth0 start (NB: per USR9003, etho corrisponde alla porta ETH1 ed eht1 alla
porta ETH2)
La
directory dhcpserver contiene i comandi del server DHCP.
Avvia
il server DHCP
Interrompe
il server DHCP
I
comandi subnet e host vengono utilizzati per configurare il server
DHCP. Tali comandi si trovano nella directory dhcpserver.
Configurazione
di DHCP per supportare l'indirizzo IP specificato. L'opzione add serve
a specificare l'indirizzo IP e altri aspetti della configurazione. L'opzione list
mostra le subnet configurate. Il comando delete elimina il supporto
della subnet specificata. Questi comandi hanno effetto dopo che è stato
inviato il comando start e sono disponibili nella directory dhcpserver.
subnet
if add -o -subnet <subnet> [-netmask <maschera>] -startip <ip_inizio>
-endip <ip_fine> [-leasetime <periodo_di_leasing_in_giorni>] [-broadcast
<indirizzo_broadcast> [-dns <server_nomi>][-gateway <indirizzo_gateway>]
[-server <ip_server>] [-file <nome_file>]
-subnet
<subnet> La subnet su cui il server supporta gli indirizzi IP.
-netmask
<maschera> La subnet mask per la subnet su cui il server supporta gli
indirizzi IP.
-startip
<ip_inizio> -endip <ip_fine> L'intervallo di indirizzi IP che
verranno supportati. I valori startip ed endip determinano tale
intervallo e rappresentano gli indirizzi IP iniziale e finale da supportare. Questi
indirizzi vengono specificati nel formato suddiviso da punti.
-gateway
<indirizzo_gateway> L'indirizzo IP del gateway. Questo dato viene trasmesso
ai client DHCP, che lo utilizzano come voce di routing predefinita. Per impostazione
predefinita, l'indirizzo IP di questo router viene trasmessa come gateway ai client
DHCP.
-leasetime
<periodo_leasing> Il periodo di tempo per cui durerà il leasing
DHCP dell'indirizzo IP, specificato in giorni. Il valore predefinito è
7 giorni.
-broadcast
<indirizzo_broadcast> L'indirizzo IP broadcast da cui il server riceverà
le richieste DHCP. Per impostazione predefinita, viene utilizzato un indirizzo
di broadcast standard per la subnet.
-dns
<server_nomi> L'indirizzo IP del server DNS che deve essere trasmesso
ai client DHCP. Per impostazione predefinita, viene utilizzato l'indirizzo DNS
configurato nell'interfaccia WAN dal provider di servizi Internet (mediante server
DHCP o PPPoA/PPPoE).
-server
<server> -file <nome_file> Queste opzioni vengono utilizzate per
supportare client Bootp. Il client accederà al server specificato
per recuperare il file specificato come immagine di avvio. Il router 6489
non supporta la memorizzazione di file da cui un client remoto può effettuare
l'avvio, quindi il server specificato dovrà essere un altro PC della rete.
subnet
if list
subnet
if delete
Esempi
subnet
add eth0 -o -subnet 192.168.5.0 -startip 192.168.5.200 -endip 192.168.5.210 \
-leasetime
3 -dns 192.168.5.7
Gli
indirizzi IP verranno assegnati ad un massimo di 11 client DHCP. Gli indirizzi
IP assegnati andranno da 192.168.5.200 a 192.168.5.210. La durata dell'assegnazione
degli indirizzi IP (leasing) è di 3 giorni. L'indirizzo del server DNS
(192.168.5.7) verrà inoltre inviato ai client DHCP.
subnet
delete eth0 subnet 192.168.5.0
Il
server DHCP non supporterà più indirizzi per la rete 192.168.5.0.
Questi
comandi controllano la configurazione di host specifici e sono utili per
assegnare
indirizzi IP permanenti a singoli computer. I comandi host hanno
la priorità sui comandi subnet. L'opzione add serve a specificare
l'indirizzo IP di un determinato host. L'opzione list mostra gli host configurati.
L'opzione delete elimina la configurazione di un host. Tali comandi si
trovano nella directory dhcpserver.
host
add -o -macaddr <indirizzo_mac> -ipaddr <indirizzo_ip> [-leasetime
<periodo_leasing>]
[-broadcast
<indirizzo_broadcast>] [-dns <server_nomi>] [-gateway <indirizzo_gateway>]
[-server
<nome_server>] [-file <nome_file>]
host
delete -o -macaddr <indirizzo_mac>
host
list
Esempi
host
add -o -macaddr 00.00.00.d1.26.95 -ipaddr 192.168.5.34
Specifica
che al computer con indirizzo MAC 00.00.00.d1.26.95 verrà assegnato l'indirizzo
IP 192.168.5.34.
host
delete -o -macaddr 00.00.00.d1.26.95
Elimina
la configurazione dell'host per il computer con indirizzo MAC
00.00.00.d1.26.95.
I
comandi lease indicano quali indirizzi IP sono assegnati a quali computer e per
quanto tempo. L'opzione list elenca tutti i leasing attualmente abilitati.
lease
list
lease
delete -o -ipaddr <indirizzo_ip>
Il
protocollo RIP aggiorna automaticamente le voci di routing del sistema attraverso
la cooperazione con altri router vicini. I comandi RIP si trovano nella directory
rip. Sono disponibili due comandi: rip e ver. Per rendere
effettive le modifiche è necessario salvare la configurazione (con il comando
save) e riavviare il sistema.
rip
avvia e interrompe gli aggiornamenti automatici delle tabelle di routing.
Quando la funzione RIP è attivata, il sistema comunica con altri router
della rete per aggiornare e gestire le tabelle di routing IP.
Per
impostazione predefinita, la funzione RIP è disattivata. Se il protocollo
RIP è attivato ma non è specificata alcuna versione, viene utilizzata
la versione 1 di RIP. Questo comando è disponibile nella directory rip.
rip
o <on|off>
on
Attiva
l'elaborazione RIP.
off
Disattiva
l'elaborazione RIP.
Specifica
la versione del protocollo RIP che verrà usata. I valori disponibili sono
1 o 2. L'impostazione predefinita è 1.
ver
-o <1|2>
Elenca
i percorsi attualmente disponibili.
list
Nota:
per rendere effettivi i nuovi valori, è necessario salvare la configurazione.
Le modifiche verranno applicate a partire dal successivo avvio del sistema.
I
comandi bridge si trovano nella directory bridge.
group
<nome_interfaccia> <nome_interfaccia> -o -if <nome_interfaccia>
-if <nome_interfaccia>
Assegna
o raggruppa due o più interfacce al bridge.
nome
interfaccia Il nome di un'interfaccia, ad esempio eth0, eth1,
atm0, atm1 ecc.
Esempi
bridge
group eth0 -o -if eth1 -if usb0 -if atm1
Le
interfacce eth0, eth1 e usb0 sono assegnate al bridge atm1.
bridge
group eth0 -o -if atm0
Le
interfacce eth0 e atm0 sono assegnate al bridge.
pvc
add <porta> <vpi> <vci> <incap> -o [-vpn <OUI> <id_vpn>]
pvc
delete <porta> <vpi> <vci> <incap>
Collega
un PVC all'interfaccia WAN.
Add
Aggiunge al bridge il PVC specificato.
Delete
Elimina il PVC specificato.
<porta>
Stringa che identifica le interfacce WAN, ad esempio atm0.
<vpi>
<vci> Virtual Path Identifier (ID percorso virtuale) e Virtual Circuit
Identifier (ID circuito virtuale) della connessione ATM.
<incap>
Specifica il tipo di incapsulamento. I valori possibili sono llc e
vc, che rappresentano rispettivamente Logical Link Control e multiplazione
VC.
-vpn
<OUI> <id_vpn> Specifica l'incapsulamento VPN. I codici di OUI
(Organizationally Unique Identifier) e VPN sono indicati in cifre.
cachetimer
<timeout>
Specifica
il timeout di inattività per le voci della tabella del bridge. La durata
di timeout è espressa in secondi.
In
presenza di traffico, il bridge gestisce la tabella di ricerca con gli indirizzi
MAC provenienti dall'interfaccia configurata (mediante LAN). Se il traffico è
destinato a un indirizzo MAC presente nella tabella di ricerca, il pacchetto in
questione non viene inviato all'interfaccia ATM. Se in un determinato periodo
di tempo non viene rilevato traffico per un dato computer, la voce corrispondente
viene eliminata dalla tabella di ricerca. Tale periodo di tempo è il timeout
cachetimer.
setmultiport
enable | disable
Attiva
o disattiva il flooding tra PVC ATM.
list
Elenca
i parametri del bridge.
stats
Visualizza
le statistiche del bridge.
bridge
enable | disable | delete
Attiva,
disattiva o elimina la configurazione del bridge.
filter
<azione> <indirizzo_mac> -o [-fwd | -drop]
Configura
la capacità di filtraggio degli indirizzi MAC per il bridge. Possono essere
specificati fino a 128 indirizzi.
<azione>
All'azione possono essere applicati i comandi add (Aggiungi), delete
(Elimina) e modify (Modifica).
<indirizzo_mac>
L'indirizzo MAC che deve essere filtrato. L'indirizzo viene specificato da
un codice esadecimale per ogni byte, separato da due punti (:). Ad esempio: 00:01:33:44:5F:2C.
-fwd
Quando specificato, il frame verrà inoltrato. Si tratta dell'impostazione
predefinita.
-drop
Quando specificato, il frame verrà rimosso.
Esempi
filter
add 1:2:3:4:5:6
Inoltra
i pacchetti il cui indirizzo MAC di destinazione è 1:2:3:4:5:6.
filter
add 2:3:4:4:5:2 -o -fwd
Inoltra
i pacchetti il cui indirizzo MAC di destinazione è 2:3:4:4:5:2.
filter
add 11:22:33:44:55:66 -o -drop
Rimuove
i pacchetti il cui indirizzo MAC di destinazione è 11:22:33:44:55:66
filter
delete 1:2:3:4:5:6
Rimuove
l'azione di filtro per l'indirizzo MAC 1:2:3:4:5:6
filter
modify 2:3:4:4:5:2 -o -drop
Imposta
sulla rimozione l'azione di filtro per l'indirizzo MAC 2:3:4:4:5:2.
filterlist
Elenca
il contenuto del database dei filtri.
filterflush
Svuota
le voci dinamiche del database dei filtri.
I
comandi dello spanning tree si trovano nella directory stp (situata
nella
directory
bridge).
I
comandi Ethernet si trovano nella directory ethernet.
elink
<interfaccia> -o [[auto] | [10 | 100 | auto_speed ] | [half | full | auto_duplex]]
Configura
velocità e/o duplex dell'interfaccia Ethernet. L'impostazione predefinita
è auto per la negoziazione automatica. Se la negoziazione automatica
è attivata, la velocità e il duplex sono configurati sulla base
della connessione in uso. È inoltre possibile configurare il duplex e specificare
auto_speed, in modo che la negoziazione automatica sia applicata solamente
alla velocità. Allo stesso modo può essere usato il comando auto_duplex.
<interfaccia>
Il nome dell'interfaccia Ethernet, in questo caso eth0.
Auto
Indica che la negoziazione automatica è applicata sia alla velocità
che al duplex.
10
Indica che la velocità è impostata su 10.000 bit al secondo.
100
Indica che la velocità è impostata su 100.000 bit al secondo.
auto_speed
Indica che la negoziazione automatica è applicata alla velocità.
Half
Indica half duplex.
Full
Indica full duplex.
auto_duplex
Indica che la negoziazione automatica è applicata al duplex.
Esempi
[root
@ ethernet]$ elink eth0 -o 10 half
Imposta
Ethernet su una velocità di 10Mbps half duplex.
[root
@ ethernet]$ elink eth0 -o auto_speed full
La
velocità verrà negoziata automaticamente e il collegamento utilizzerà
full duplex.
setemac
<indirizzo_mac>
Imposta
gli indirizzi Ethernet per la porta eth0. L'indirizzo MAC Ethernet viene specificato
nel formato standard separato da due punti.
Per
rendere effettive le modifiche MAC, è necessario salvare la configurazione
(usando il comando 'save nella home directory) e riavviare il sistema.
<indirizzo_mac>
L'indirizzo MAC nel formato separato da due punti. Tra i due punti è
necessario specificare due cifre esadecimali. Un indirizzo MAC è composto
da dodici cifre esadecimali. (es.: aa:bb:cc:01:22:05).
Esempi
[root
@ ethernet]$ setemac 11:22:33:44:55:66
[root
@ ethernet]$home
[root
@ home]$save
Questo
comando assegna 11:22:33:44:55:66 a eth0. La modifica avrà effetto dopo
il riavvio del sistema.
rmon
<interfaccia>
Questo
comando legge i contatori RMON EMAC.
<interfaccia>
Il nome dell'interfaccia Ethernet, in questo caso eth0.
Esempio:
[cli
@ home]$ rmon eth0
Statistiche
di collegamento hardware
Frame
Rx: 276423
Ottetti
Rx: 53008763
Interrupt
Rx: 275055
Errori
CRC Rx: 4
Errori
frame Rx: 12
Errori
interni Rx: 0
Errori
lunghezza Rx: 268460
Eventi
risorse Rx: 0
Frame
Tx: 4093
Ottetti
Tx: 456264
Interrupt
Tx: 4064
Errori
SQE Tx: 0
Errori
rilevamento portante Tx: 0
Ritardi
Tx: 0
Ritardi
eccessivi Tx: 0
Collisioni
singole Tx: 0
Collisioni
multiple Tx: 0
Collisioni
per trasmissione con ritardo Tx: 0
Errori
interni Tx: 0
Interrupt
hardware: 548692
pread
<interfaccia> <porta(decimale)>
Legge
il registro PHY.
Esempi
[root
@ ethernet]$ pread eth0 1
Register
1 value 0xffff
Visualizza
il valore del registro 1 dell'interfaccia eth0.
pwrite
<interfaccia> <porta(decimale)> <valore(esadecimale)>
Scrive
il registro PHY.
Questo
elenco di comandi viene usato per ottenere l'indirizzo IP di sistemi senza dischi.
add
<indirizzo H/W 0x> <indirizzo_ip>
Utilizzato
per aggiungere l'indirizzo hardware e l'indirizzo IP nel database.
<indirizzo
H/W 0x> L'indirizzo hardware in formato esadecimale.
<indirizzo_ip>
L'indirizzo IP nel formato suddiviso da punti.
Esempi
[root
@ rarpd]$ add 0x112233445566 192.168.3.4
Aggiunge
al database la mappatura dell'indirizzo hardware e dell'indirizzo IP.
delete
<indirizzo H/W 0x>
Elimina
una voce nel database RARP esistente.
<indirizzo
H/W 0x> L'indirizzo hardware in formato esadecimale.
Esempi
[root
@ rarpd]$ delete 0x112233445566
Elimina
dal database la mappatura dell'indirizzo hardware 11:22:33:44:55:66 all'indirizzo
IP.
list
Elenca
le voci del database RARP.
Esempi
[root
@ rarpd]$ list
H/W
ADDR IP ADDRESS
11:22:33:44:55:66
192.168.3.4
rarpd
<-a | interfaccia>
Avvia
RARPD sull'interfaccia specificata o su tutte le interfacce.
Esempi
[root
@ rarpd]$ rarpd eth0
Avvia
RARPD sull'interfaccia eth0.
[root
@ rarpd]$ rarpd eth0
Se
RARPD sta già eseguendo il comando specificato, verrà visualizzato
un avviso indicante che Rarpd è già in esecuzione sull'interfaccia.
[root
@ rarpd]$ rarpd -a
Avvia
RARPD su tutte le interfacce.
Questo
comando viene usato per visualizzare i messaggi di registrazione.
log
-o [nome modulo / livello registrazione]
Questo
comando serve a visualizzare i messaggi di registrazione in base al nome del modulo,
al livello di gravità o ad entrambi i fattori.
<livello
registrazione> Può trattarsi di exception, error o info.
<nome_modulo>
I nomi modulo possono essere ll, ip, tcp, udp, sockets ,rawip, icmp,
arp, igmp, app, cdcli, if, telnet, dns, snmp, http, ping, ftp, ftpd, tftp, bootp,
dhcpc, dhcps, qosbw, ipsec, ike, nat, firewall, diffserv, logger, queuing, ipoa,
pppoa, ethoa, httpproxy, ftpproxy
Esempi
[root
@ logger]$ log o all
Verranno
registrati i messaggi di registrazione di livello "exception", "error"
e "info" (se abilitati) da tutti moduli.
[root
@ logger]$ log o tcp error
Verranno
registrati i messaggi di registrazione di livello error dal modulo
tcp.
logSeverity
-o [error/info] [on/off ]
Questo
comando è usato per attivare (ON) e disattivare (OFF) il livello di registrazione
specificato. Per impostazione predefinita, i messaggi di livello error e info
sono disattivati. Questa opzione non è disponibile per i messaggi di livello
exception, che vengono sempre visualizzati.
Esempi
[root
@ logger]$ logSeverity o error on
Attiva
i messaggi di livello error in modo che vengano visualizzati.
[root
@ logger]$ log o info off
Disattiva
i messaggi di livello info in modo che non vengano visualizzati.
logFtpServer
[indirizzo server] [nome utente] [password]
Questo
comando è utilizzato per configurare l'indirizzo del server, il nome utente
e la password del server ftp esterno. I messaggi di registrazione vengono inviati
al server ftp indicato e registrati in un file chiamato fwlogfile.
Esempi
[root
@ logger]$ logFtpServer 192.168.1.1 xyz xyz123
Il
file fwlogfile contenente il messaggio di registrazione verrà
creato sul server ftp 192.168.1.1.
Questi
comandi di trovano nella directory auth.
adduser
<nome_utente> -o -services <cli | ftp | http> -permissions <admin
| ordinary>
Aggiunge
un nuovo utente al sistema. Il comando richiede l'impostazione di una password
per l'utente. Si tratta di un comando amministrativo e non può essere utilizzato
dagli utenti ordinari.
<nome_utente>
Il nome dell'utente che deve essere aggiunto.
-services
<cli | ftp | http> Specifica i privilegi dell'utente. È possibile
assegnare i seguenti privilegi: cli, ftp e http.
-permissions
<admin | ordinary> Specifica le autorizzazioni assegnate all'utente.
Per impostazione predefinita, all'utente vengono assegnate autorizzazioni
ordinarie.
deluser
<nome_utente>
Elimina
l'utente specificato. Si tratta di un comando amministrativo e non può
essere utilizzato dagli utenti ordinari.
modifyuser
<nome_utente> -o -addservices <cli | ftp | http> -delservices <cli
| ftp | http> -permissions <admin | ordinary>
Modifica
le proprietà di un account utente.
<nome_utente>
Il nome dell'utente di cui si desidera modificare i servizi o le autorizzazioni.
-addservices
<cli | ftp | http> Aggiunge i servizi cli, ftp o http
all'utente.
-delservices
<cli | ftp | http> Rimuove i servizi cli, ftp o http
dall'utente.
Esempi
modifyuser
xyz o addservices ftp permissions ordinary
Consente
all'utente xyz di accedere al sistema tramite ftp. Assegna all'utente
xyz autorizzazioni ordinarie. In altre parole, l'utente xyz
non è un amministratore.
modifyuser
abc -o -delservices http
Proibisce
all'utente abc di accedere al sistema tramite http.
modifyuser
xyz o addservices ftp delservices http permissions ordinary
Consente
all'utente xyz di accedere al sistema tramite ftp e gli proibisce
di accedere tramite http. Assegna all'utente xyz autorizzazioni ordinarie.
In altre parole, l'utente xyz non è un amministratore.
chpasswd
<nome_utente>
Cambia
la password dell'utente esistente. Si tratta di un comando amministrativo e non
può essere utilizzato dagli utenti ordinari.
listusers
Elenca
tutti gli utenti attualmente registrati, mostrandone i servizi e le autorizzazioni
assegnate.
resetuser
<nome_utente>
Utilizzato
per reimpostare la password. Si tratta di un comando amministrativo e non può
essere utilizzato dagli utenti ordinari.
Questi
comandi sono disponibili dal menu principale.
accountstats
<proxy http/proxy ftp>
Questo
comando serve per visualizzare i dati dell'account per il modulo specificato.
ftpProxy
-o -auth {enable/disable}
Questo
comando serve ad attivare l'autenticazione per il proxy ftp.
httpProxy
-o [-auth {enable/disable}]
httpproxy
-o -display
httpproxy -o
stat
Questo comando
serve ad attivare l'autenticazione per il proxy http. Utilizzare questo
comando per visualizzare le statistiche del proxy http.
Questi
comandi sono disponibili nel menu principale.
Questo
comando viene usato per creare un elenco di controllo di accesso.
addacl
module priority permissions -o -uid [id utente]
-range [intervallo di origine]
-dest [indirizzo di destinazione]
-domain [nome dominio]
-mime [tipo mime]
-method [Metodo]
-url [URL]
-timeofday [GIORNO1 ORA1 GIORNO2 ORA2]
module : proxy http/proxy ftp
permissions : allow/deny
Intervallo di origine: [192.168.2.1-192.168.2.6]
Tipo Mime : application,image,audio,video
GIORNO1,GIORNO2 : sun/mon/tue/wed/thu/fri/sat
ORA1,ORA2 : ore:minuti
Questo
comando è utilizzato per eliminare un elenco di controllo di accesso.
delacl
module ruleid
module
: proxy http/proxy ftp
Questo
comando è utilizzato per visualizzare l'elenco di controllo di accesso
di un modulo.
listacls
module
module
: proxy http/proxy ftp
I
comandi snmp consentono la visualizzazione e l'impostazione della configurazione
SNMP corrente.
list
Questo
comando elenca la configurazione SNMP corrente, tra cui versione del sistema,
contatto per il sistema, ubicazione del sistema, id del sistema ecc.
Esempio:
List
Configurazione SNMP corrente
Descrizione versione sistema: U.S.Robotics Corp,SureConnect ADSL Ethernet/USB
Router
Contatto sistema : telefono: 1-800-874-2000
Ubicazione sistema : Schuamburg,II,USA
ID sistema :
1 3 6 1 4 1 4242 255
Indirizzo trap predefinito: 192.168.1.1
Comunità :
lettura MIB : pubblica
modifica MIB[1]: pub
modifica MIB[2]: chip
set
[-d] [-c] [-l] [-i] [-t] [-s1] [-s2]
Questo
comando consente la modifica di qualsiasi configurazione SNMP corrente.
-d
Versione del sistema
-c
Contatto per il sistema
-l
Ubicazione del sistema
-I
Numero aziendale assegnato
-t
Indirizzo IP del server trap
-r
Comunità per lettura MIB
-s1
Comunità per modifica MIB
-s2
Comunità per modifica MIB
shutdown
Questo
comando chiude l'agente SNMP.
Opzioni:
snmp
list / set [-d] [-c] [-l] [-i] [-t] [-s1] [-s2]
-d : Versione del sistema
-c : Contatto per il sistema
-l : Ubicazione del sistema
-i : Numero aziendale assegnato
-t : Indirizzo IP del server trap
-r : Comunità per lettura MIB
-s[1][2]: Comunità per modifica MIB
shutdown : Per chiudere l'agente
La
directory adsl contiene comandi utilizzati per configurare ed ottenere
informazioni sullo stato del collegamento ADSL.
setmode
<modalità>
Imposta
la modalità del collegamento ADSL su ANSI (T1.413), G.DMT, G.Lite o multi-mode.
Una volta eseguito questo comando, è possibile salvare la configurazione
e le modifiche saranno effettive a partire dall'avvio successivo.
<modalità>
La modalità può essere ansi, gdmt, glite
o multi.
readcmv
<indice_cmv> <scarto>
Il
comando readcmv consente di leggere le variabili di configurazione e gestione
(CMV) ADSL. Questo comando fornisce risultati utili solo quando il collegamento
è attivo.
<indice_cmv>
L'indice cmv può essere uno dei seguenti valori.
Nota:
i seguenti valori devono essere digitati in lettere maiuscole: ADPT, CNTL,
CODE, DIAG, DOPT, FLAG, INFO, INTL,
MASK, OPTN, PFCL, PFRX, PFTX, PSDM,
RATE, RXDA, STAT, TEST, TONE, TXDA,
UOPT.
<scarto>
Si
tratta di un valore numerico compreso tra 0 e 65535.
writecmv
<indice_cmv> <scarto> <valore>
Il
comando writecmv consente di scrivere le variabili di configurazione e gestione
(CMV) ADSL. Questo comando risulta effettivo solamente dopo la riconnessione del
collegamento.
<indice_cmv>
L'indice cmv può essere uno dei seguenti valori.
Nota:
i seguenti valori devono essere digitati in lettere maiuscole: ADPT, CNTL,
CODE, DIAG, DOPT, FLAG, INFO, INTL,
MASK, OPTN, PFCL, PFRX, PFTX, PSDM,
RATE, RXDA, STAT, TEST, TONE, TXDA,
UOPT.
<scarto>
Si
tratta di un valore numerico compreso tra 0 e 258.
<valore>
Il
valore della variabile indicato in formato esadecimale.
1.20.4
mon
mon
Visualizza
lo stato della connessione ADSL. Fornisce informazioni utili solo quando il collegamento
è attivo.
addusercmv
<nome_cmv> <scarto> <valore> <comando> <id_messaggio>
Consente
l'aggiunta o l'impostazione di un CMV. I valori CMV verranno utilizzati al successivo
avvio del sistema. Per rendere effettiva la nuova configurazione all'avvio successivo,
è necessario salvarla dopo aver eseguito questo comando.
<nome_cmv>
Sono consentiti i seguenti valori: MASK, OPTN, PSDM,
RXDA, TEST, TXDA e ADPT.
<scarto>
Il
valore di scarto espresso in un numero decimale compreso tra 0 e 65535.
<valore>
Valore
di CMV. Deve essere espresso in formato esadecimale.
<comando>
Tipo
di operazione (lettura o scrittura).
<id_messaggio>
ID
messaggio in cifre decimali.
delusercmv
<indice>
Elimina
il CMV utente specificato. Il CMV utente era stato aggiunto mediante il comando
addusercmv.
<indice>
Indice
di CMV come visualizzato mediante listusercmv.
listusercmv
Elenca
i CMV utente aggiunti dal comando addusercmv.
eread
<scarto> <dimensione>
Visualizza
la memoria dati a 16 bit Eagle.
<scarto>.
0
- 3ffff (esadecimale)
<dimensione>
1
- 256 (decimale)
ewrite
<scarto> <valore>
Scrive
una parola da 16 bit nella memoria dati a 16 bit Eagle.
<scarto>
0
- 3ffff (esadecimale)
<valore>
0
- ffff (esadecimale)
mwrite
<scarto> <valore>
Scrive
una parola da 32 bit nella memoria dati a 16 bit Eagle.
<scarto>
0xa0000000
- 0xbfffffff (esadecimale)
<valore>
0
- ffffffff (esadecimale)
mread
<scarto> <dimensione>
Visualizza
la memoria dati a 32 bit Falcon.
<scarto>
0xa0000000
- 0xbfffffff (esadecimale)
<dimensione>
1
- 100 (decimale)
dhcpr
start -o <server remoto>
dhcpr
stop
dhcpr
status
Configura
la funzione di inoltro DHCP. Il sistema agisce da proxy per le richieste DHCP.
Quando si attiva l'inoltro DHCP, viene specificato l'indirizzo del server DHCP
e le richieste DHCP vengono inoltrate al server indicato. Attivando la funzione
di inoltro DHCP, la funzionalità del server DHCP viene disattivata (se
attiva) e viceversa.
start
-o <server_remoto> Avvia l'inoltro DHCP. La stringa server remoto
rappresenta l'indirizzo IP del server DHCP.
Stop
Disattiva o interrompe il servizio di inoltro DHCP.
Status
Mostra lo stato dell'inoltro DHCP.
igmp
-o -proxyif <interfaccia>
igmp
-o -routerif <interfaccia>
igmp
-o -deleteif <interfaccia>
igmp
-o -display
Usato
per configurare proxy igmp e interfacce di router.
-proxyif
<interfaccia> Imposta l'interfaccia proxy. Generalmente viene indicata
un'interfaccia LAN (eth0).
-routerif
<interfaccia> Imposta l'interfaccia del router. Generalmente viene indicata
un'interfaccia WAN (ATM0, PPP0).
-deleteif
<interfaccia> Elimina l'interfaccia proxy o di router.
-display
Visualizza il gruppo in tutte le interfacce.
I
seguenti comandi sono disponibili nella directory qosc.
addrule <priorità> -o [-da indirizzo] [-sa indirizzo]
[-p protocollo] [-dp numporta] [-sp numporta] [-tos tipo servizio] [-type tipi
icmp] [-flg flag tcp] [-tc ID azione] [-fw ID azione]
Il
comando addrule fornisce un meccanismo per stabilire un'azione (firewall o condizionamento
del traffico) nei confronti dei pacchetti che soddisfano i criteri specificati
dall'utente. Per indicare tali criteri è possibile utilizzare una
o più delle seguenti intestazioni di pacchetti: indirizzo IP di destinazione,
indirizzo IP di origine, porta di destinazione, porta di origine e protocollo
(TCP, UDP o ICMP). Ogni regola deve associata ad almeno una azione. Per
aggiungere una regola è necessario che l'azione indicata sia già
disponibile nel sistema.
<priorità>
La
priorità della regola. Poiché possono essere configurate più
regole ed è possibile che un pacchetto soddisfi i criteri di diverse di
esse, la priorità serve a risolvere le situazioni di stallo. Il valore
della priorità è compreso tra 0 (massima) e 65531 (minima). Se
la priorità non viene specificata, alla regola è assegnato il valore
di priorità minima (65535) per impostazione predefinita.
-da <indirizzo_ip>
Indica
che uno dei criteri di corrispondenza deve essere l'indirizzo di destinazione
dell'intestazione del pacchetto IP. L'indirizzo ip deve essere specificato
nel formato suddiviso da punti. La lunghezza prefisso viene utilizzata
per indicare le dimensioni della maschera di rete. Il valore della lunghezza
prefisso è compreso tra 12 e 32.
-sa <indirizzo_ip>[/<lunghezza_prefisso>]
Indica
che uno dei criteri di corrispondenza deve essere l'indirizzo di origine dell'intestazione
del pacchetto IP. L'indirizzo ip deve essere specificato nel formato
suddiviso da punti. La lunghezza prefisso viene utilizzata per indicare
le dimensioni della maschera di rete. Il valore della lunghezza prefisso
è compreso tra 12 e 32.
-dp [operatore]<porta>
Indica
che uno dei criteri di corrispondenza deve essere la porta di destinazione dell'intestazione
del pacchetto IP. La porta è un valore numerico compreso tra
0 e 65531. È inoltre possibile specificare un operatore in
modo che la corrispondenza venga verificata con più porte. Gli operatori
supportati sono: <, > e =.
-sp [operatore]<porta>
Indica
che uno dei criteri di corrispondenza deve essere la porta di origine dell'intestazione
del pacchetto IP. La porta è un valore numerico compreso tra
0 e 65531. È inoltre possibile specificare un operatore in
modo che la corrispondenza venga verificata con più porte. Gli operatori
supportati sono: <, > e =.
-tos [operatore] <classe>
Il
flag del tipo di servizio (tos) fa in modo che il campo del tipo di servizio nell'intestazione
del pacchetto venga contrassegnato con il valore indicato. Sulla base di
questo contrassegno, al pacchetto verrà assegnata la priorità applicabile
nel caso in cui l'interfaccia di trasmissione sia dotata di un meccanismo di accodamento. La
classe può essere uno dei seguenti valori:
Priorità
- Alternativa - Descrizione priorità
rt
Ef traffico in tempo reale
ct
af1 traffico critico
hi
af2 traffico con priorità elevata
md
af3 traffico con priorità media
lo
af4 traffico con priorità bassa
df
valore predefinito
È
inoltre possibile specificare un operatore in modo che la corrispondenza
venga verificata con più porte. Gli operatori supportati sono: <,
> e =.
-flgs <flag tcp>
Questo campo rappresenta i flag TCP SYN, URG, RST, FIN, ACK
-typ <tipi icmp>
I tipi di pacchetto ICMP quali ECHO REQ, ECHO REPLY, DEST
UNREACH, ecc.
Nota: per assegnare un
ID azione a una regola, è necessario creare l'ID azione prima di usare
il comando AddRule oppure utilizzare ID azioni esistenti.
-tc
<id_azione> <non supportare in USR9003>
I
pacchetti corrispondenti ai criteri specificati in questa regola verranno elaborati
mediante l'azione di condizionamento del traffico indicata. L'azione di condizionamento
del traffico è indicata dalla stringa id azione, che è
stata ottenuta tramite il comando addtc <non supportare in USR9003>.
-fw <id_azione>
I
pacchetti corrispondenti ai criteri specificati in questa regola verranno elaborati
mediante l'azione di firewall indicata. L'azione di firewall è indicata
dalla stringa id azione, che è stata ottenuta tramite
il comando addfw.
Esempi
addrule 5 -o -sa 192.168.2.1/24 -da 192.168.3.4 -p tcp -dp
<2334 -sp 4546 -tos ef -fw 3
Il campo TOS dei pacchetti con indirizzo IP di origine 192.168.2.1,
indirizzo di destinazione 192.168.3.4 e che utilizzano una porta di destinazione
TCP inferiore a 2334 verrà contrassegnato con un livello di priorità
elevata e i pacchetti saranno elaborati tramite l'azione di firewall numero 3.
addrule 6 -o -sa 192.168.2.1 -da 192.168.3.4 -p icmp -dp >2334
-sp 4546 -tc 1 -fw 2
La porta di origine dei pacchetti con indirizzo IP di origine
192.168.2.1, indirizzo di destinazione 192.168.3.4, porta di origine 4546 e che
utilizzano una porta di destinazione ICMP superiore a 2334 verrà elaborata
tramite l'azione di condizionamento del traffico 1 e l'azione di firewall 2.
deleterule <id_regola> -[<tipo_azione>]
Elimina
una regola configurata. L'id regola è il codice di identificazione
della regola ottenuto tramite il comando addrule. I codici di identificazione
delle regole sono inoltre elencati in listrules. Se viene specificato
il tipo di azione (tc o fw), viene eliminata solo l'azione
e non l'intera regola. Se il tipo di azione non viene specificato oppure
la regola prevede una sola azione, l'intera regola viene eliminata.
<id_regola>
Il
codice di identificazione della regola ottenuto tramite il comando addrule. I
codici di identificazione delle regole sono inoltre elencati in listrules.
-<tipo_azione>
Il
tipo di azione può essere tc (condizionamento del traffico) o fw
(firewall). Consente di eliminare la parte della regola riguardante l'azione.
Nota: se la regola prevede una sola azione,
l'intera regola viene eliminata.
Esempi
deleterule 1
Elimina la regola il cui codice di identificazione è
1.
deleterule 2 -tc
Elimina
l'azione di condizionamento del traffico della regola 2. Se la regola non
prevede altre azioni verrà eliminata.
listrule <id_regola>
Visualizza i dettagli della regola il cui ID è id
regola.
Esempio:
listrule 1
ID: 1 PRI: 30000 [SRC: 192.168.1.0/24] [FW: 1]
listrules
Visualizza i dettagli di tutte le regole configurate.
Esempio:
Listrules
ID: 1 PRI: 30000 [SRC: 192.168.1.0/24] [FW: 1]
ID: 2 PRI: 29000 [DP: =67] [FW: 2]
listroutes
Visualizza
la tabella di routing del router.
Esempio:
listroutes
Tabella
di routing Internet
Destinazione
Gateway
Maschera di rete
-----------------------------------------------
------
127.0.0.1
127.0.0.1
192.168.1.0
0: 0: 0: 0: 0: 0
255.255.255.0
224.0.0.0
0: 0: 0: 0: 0: 0
255.0.0.0
listarps
Visualizza
la tabella arp del router.
Esempio
listarps
Tabella
ARP
Indirizzo destinazione
Indirizzo collegamento
----------------------------------------
192.168.1.3
0: 4:76:3f:6e:9c
224.0.0.1
1: 0:5e: 0: 0: 1
La
funzione Network Address Translation (NAT) protegge gli indirizzi IP interni di
una rete e fornisce l'accesso a Internet a più computer mediante un numero
singolo o fisso di indirizzi IP pubblici. La struttura NAT supporta NAT dinamico
e statico. Il comando nat attiva l'elaborazione di NAT dinamico.
Il
comando nat fa in modo che tutti gli indirizzi privati vengano mappati
all'indirizzo IP dell'interfaccia WAN specificata.
nat
-o [-interface <interfaccia>] [-alias_address <indirizzo>]
[-unregistered_only yes|no] [-same_ports yes|no] [-disable] [-status]
- interface <interfaccia>
Fa
in modo che l'interfaccia WAN specificata utilizzi Network Address Translation.
L'indirizzo di origine di tutti i pacchetti trasmessi dall'interfaccia WAN viene
modificato nell'indirizzo IP dell'interfaccia WAN. Se richiesto, è
inoltre possibile modificare la porta di origine del pacchetto. L'indirizzo
di destinazione dei pacchetti ricevuti sull'interfaccia WAN verrà modificato
in modo che essi raggiungano il computer appropriato sulla rete LAN.
-alias_address
<indirizzo_ip>
L'indirizzo
di origine dei pacchetti in uscita dall'interfaccia WAN verrà sovrascritto
con l'indirizzo ip specificato.
-unregistered_only [yes | no]
Se
si indica yes, verranno modificati solamente i pacchetti in uscita con indirizzi
IP di origine non registrati. Tutti i pacchetti in uscita dotati di indirizzi
IP di origine registrati verranno inoltrati all'interfaccia WAN senza essere modificati.
Questa opzione è utile nel caso in cui si possieda una subnet con indirizzi
IP registrati che condivide il collegamento WAN con la subnet dotata di indirizzi
IP non registrati.
Gli indirizzi registrati sono accessibili e pubblicizzati
in Internet, mentre quelli non registrati sono privati e non accessibili tramite
Internet. Attualmente non è previsto un comando per visualizzare gli indirizzi
registrati.
-same_ports [yes | no]
Se
si indica yes, la funzione nat cercherà di evitare la modifica della porta
di origine dei pacchetti in uscita. Ciò è possibile solamente
se la porta non è già utilizzata da un'altra connessione.
Yes è l'impostazione predefinita.
-disable
Questa opzione serve a disattivare l'interfaccia nat.
-status
Questo comando visualizza tutte le opzioni configurate sull'interfaccia
nat.
Esempi
nat -o -interface atm0
Fa in modo che l'interfaccia WAN atm0 utilizzi la funzione
NAT.
nat
-o -alias_address 202.54.30.50
Imposta l'indirizzo alias 202.54.30.50 e mappa questo indirizzo
IP a un'interfaccia, che diventa l'interfaccia NAT.
nat .o -unregistered_only yes
Ordina al modulo NAT di modificare solamente i pacchetti in
uscita dotati di un indirizzo IP non registrato nel campo dell'indirizzo di origine
dell'intestazione.
nat .o -same_ports yes
Ordina al modulo NAT di cercare di mantenere la stessa porta
di origine durante la modifica dei pacchetti in uscita. Tuttavia, nel caso in
cui ciò crei un conflitto con le voci esistenti della tabella NAT, la porta
di origine verrà modificata.
nat
-o -disable
Disattiva l'interfaccia nat.
nat -o -status
Visualizza tutte le opzioni dell'interfaccia nat.
(Questo comando
non è supportato dal router USR9003. Utilizzare il sistema di menu o l'interfaccia
Web per creare o eliminare percorsi di NAT statico o mappature degli intervalli
delle porte)
(Questo
comando non è supportato dal router USR9003. Utilizzare il sistema di menu
o l'interfaccia Web per creare o eliminare percorsi di NAT statico o mappature
degli intervalli delle porte)
(Questo
comando non è supportato dal router USR9003. Utilizzare il sistema di menu
o l'interfaccia Web per creare o eliminare percorsi di NAT statico o mappature
degli intervalli delle porte)
maplist
Visualizza
le mappature correnti per le configurazioni NAT.
Esempio:
maplist
Intervallo
indirizzi locali Indirizzo
alias
------------------------------------------
192.168.1.1
192.168.1.10 210.134.100.0
------------------------------------------
Mappature
intervalli porte [da WAN a LAN]...
Indirizzo
alias Intervallo porte Indirizzo locale
Intervallo porte Protocollo
------------------------------------------------------------------------
210.168.0.1
60 - 78 192.168.1.10
70 - 88 TCP
------------------------------------------------------------------------
addpublic <indirizzo_pubblico>
<indirizzo_pubblico>
L'indirizzo
IP pubblico che si desidera aggiungere, espresso nel formato suddiviso da
punti.
Esempi
addpublic 217.11.52.34
Inserisce l'indirizzo IP pubblico 217.11.52.34.
delPublic <indice>
Rimuove
l'indirizzo IP aggiunto mediante addpublic. L'indice rappresenta
un determinato indirizzo IP. Gli indici vengono specificati tramite il comando
listpubaddrs.
listpubaddr
Elenca gli indirizzi IP pubblici aggiunti mediante addpublic.
links
Visualizza
tutti i collegamenti logici della tabella NAT.
Esempio:
links
LOCAL-ADDR/PORT
ALIAS-ADDR/PORT REMOT-ADDR/PORT LINK/EX.TIME IN/OUT-PKTS ~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~
~~~~~~~~~~~ 192.168.1.3
0.0.0.0
192.168.1.1
TCP 657 2217
0
23
172800 1105 |
addfw azione -o [-ifa interfaccia] [-dir direzione] [-code
codice_icmp]
azione : allow, deny, reject, reset, unreach.
interfaccia: qualsiasi interfaccia valida del sistema.
direzione: in uscita o in entrata. L'impostazione predefinita è
tutte le direzioni.
codice icmp: uno dei codici elencati qui sotto
unreach net(default) - 0
unreach host
- 1
unreach port
- 3
unreach srcfail
- 5
unreach net-unknown - 6
unreach host-unknown - 7
unreach isolated
- 8
unreach net-prohibited - 9
unreach host-prohibited - 10
unreach filter-prohibited - 13
Aggiunge
un'azione di firewall. Viene fornito un ID dell'azione che può essere
utilizzato con il comando addrule. Il comando addrule viene
usato per specificare i tipi di pacchetto a cui verrà assegnata l'azione.
<azione>
Indica
l'azione che viene eseguita all'arrivo del pacchetto. Sono possibili le seguenti
azioni:
Azione
Descrizione
Allow -
Permette al pacchetto di entrare o uscire dal sistema.
Deny -
Elimina il pacchetto.
Reset -
Impone il ripristino della connessione TCP.
Reject -
Elimina il pacchetto e invia un errore .unreach host. ICMP.
Unreach -
Elimina il pacchetto e invia l'errore ICMP indicato con l'opzione -error_code.
-ifa <interfaccia>
Il
nome dell'interfaccia a cui si riferisce l'azione di firewall. Generalmente
si tratta dell'interfaccia WAN (atm0, ppp0).
-dir <direzione>
Specifica
se l'azione è applicabile a pacchetti in entrata, in uscita o a entrambi
i casi. I valori di direzione consentiti sono in e out. Se
non viene specificata alcuna direzione, l'azione è applicabile ai pacchetti
sia in entrata che in uscita.
-code <codice_icmp>
Questo codice di errore ICMP viene inviato quando si utilizza
l'azione unreach.
Codice
Significato
0
unreach net (default)
1 unreach host
3
unreach port
5
unreach srcfail
6 unreach net-unknown
7 unreach host-unknown
8
unreach isolated
9
unreach net-prohibited
10
unreach host-prohibited
13
unreach filter-prohibited
Esempi
addfw reset o -ifa atm0
addrule 6 -da 216.11.52.34 -dp 23 -p tcp -fw 1
Queste regole impongono il ripristino di tutti i tentativi
di connessione tramite telnet da qualsiasi host a 216.11.52.34.
Per prima cosa, il comando addfw definisce l'azione firewall di ripristino
per il traffico in arrivo dall'interfaccia atm0. Il comando addfw fornisce
un identificativo. Supponiamo che in questo esempio l'identificativo ottenuto
sia 1. Il comando addrule definisce telnet da qualsiasi host
a 216.11.52.34 e mediante l'opzione -fw collega l'azione reset specificata
al comando addfw.
addfw unreach o -code 1
addrule 6 -da 192.168.7.25 -p icmp -fw 3
Queste due regole indicano che tutti i pacchetti ICMP destinati
a 192.168.7.25 provocheranno l'invio del messaggio "ICMP Host Unreachable"
(Host ICMP irraggiungibile) al mittente. Per prima cosa, il comando addfw
definisce un'azione di host irraggiungibile. Quindi il comando addrule
definisce il flusso ICMP verso 192.168.7.25 e vi collega l'azione unreach
mediante l'opzione -fw.
listallfw
Visualizza tutte le azioni di firewall.
Esempio:
listallfw
ID Interfaccia Direzione Giorno-Ora a Giorno-Ora
Azione
1 eth0
in sun 0:00 sat 23:59
allow
2 any
any sun 0:00 sat 23:59
allow
3 atm0
any sun 0:00 sat 23:59
reset
4 any
any sun 0:00 sat 23:59
unreach host
listfw <id>
Visualizza tutti i parametri configurati per l'ID azione specificato.
Esempio:
listfw 4
AZIONI FIREWALL
-----------------
ID Interfaccia Direzione Giorno-Ora a Giorno-Ora
Azione
4 any any
sun 0:00 sat 23:59 unreach host
delfw <id>
Elimina
l'azione di firewall specificata. L'id si ottiene mediante il comando
addfw e viene inoltre elencato tramite il comando listallfw.
vcadd
<vpi> <vci> <servizio> <incaps> -o [-peak <valore>]
[-avg <valore>] [-mbs <valore>] [-cdvt <valore>]
Stabilisce
un PVC (Permanent Virtual Circuit) con i descrittori di traffico specificati.
Il servizio indica
il tipo di traffico del PVC. I valori disponibili sono: cbr, rtvbr,
nrtvbr e ubr. Il parametro di adattamento viene utilizzato per specificare
il livello di adattamento ATM; i valori inseribili sono aal5 per le connessioni
di dati e aal2 per le connessioni vocali.
<vpi>
<vci> I VPI (Virtual Path Identifier) e VCI (Virtual Channel Identifier)
che identificano tale connessione ATM. Il vpi è un numero intero
compreso tra 0 e 255. Il vci è un numero intero compreso tra 0 e
65535.
<servizio>
Il servizio specifica il tipo di traffico. I valori possibili sono cbr,
rtvbr, nrtvbr e ubr.
La
seguente tabella contiene la descrizione di queste opzioni.
Servizio
| Nome
| Descrizione |
cbr
| Constant
Bit Rate (Velocità bit costante) |
Supporta
applicazioni in tempo reale che richiedono una quantità fissa di larghezza
di banda. Le applicazioni producono dati a velocità regolari. |
rtvbr |
Real
Time Variable
Bit Rate (Velocità bit variabile in tempo reale) |
Supporta
applicazioni sensibili al tempo quali le funzionalità vocali. In queste
applicazioni la velocità con cui le celle vengono ricevute è variabile,
ma le celle devono essere trasmesse in modo preciso e puntuale. |
nrtvbr |
Non Real
Time Variable
Bit Rate (Velocità bit variabile non in tempo reale) |
Supporta
applicazioni che non prevedono restrizioni relative a ritardi e variazioni di
ritardo, pur presentando velocità variabili e traffico basato su pacchetti
burst. Tali applicazioni includono trasferimento di pacchetti di dati, sessioni
terminali e trasferimenti di file. |
ubr |
Unspecified
Bit Rate (Velocità bit non specificata) |
Servizio
in massimo sforzo che non prevede rigide restrizioni di ritardi e variazioni di
ritardo. UBR non fornisce una specifica qualità di servizio né una
velocità garantita. Il traffico è a rischio poiché
la rete non fornisce garanzie di prestazione per il traffico UBR. Il descrittore
di traffico è simile all'approccio IP "in massimo sforzo" nei
confronti della gestione del traffico. |
<incaps>
Specifica se il livello di adattamento ATM è aal2 o aal5.
Per connessioni vocali (non supportate da USR9003), è necessario specificare
AAL2. Per connessioni di dati, è necessario specificare AAL5.
-peak
<valore> Definisce la velocità massima con cui l'utente
può inviare celle alla rete. Si indica in unità di celle al secondo.
-avg
<valore> Definisce la velocità media o massima sostenibile con
cui l'utente può inviare celle alla rete. Si esprime in celle al secondo.
Questo valore indica l'utilizzo della larghezza di banda e deve essere sempre
minore o uguale al valore di picco (vedere l'opzione -peak).
-mbs
<valore> Numero massimo di celle che l'utente può inviare in
un burst alla velocità di picco, nei limiti della velocità sostenibile.
-cdvt
<valore> Limita il numero di celle che l'utente può inviare alla
rete alla velocità massima della linea. Si esprime in microsecondi.
Esempi
vcadd
0 38 cbr aal2 -o -peak 1600 -mbs 25 -cdvt 50000
Questo
comando crea un PVC (vpi - 0, vci - 38). La classe del servizio è cbr (Constant
Bit Rate) e l'incapsulamento aal2 (per connessioni vocali). I descrittori di traffico
sono impostati per una velocità di picco delle celle pari a 1600 kbps,
dimensioni dei burst pari a 25 celle e variazione di ritardo delle celle di 50.000
microsecondi.
vcadd
0 39 ubr aal5
Questo comando crea un PVC (vpi=0, vci=39). La classe del servizio
è ubr (Unspecified Bit Rate) e l'incapsulamento aal5 (per connessioni di
dati).
deletevc
<vpi> <vci>
Elimina
il PVC specificato. Il PVC viene indicato dai valori vpi / vci.
Esempio:
deletevc
0 39
Elimina
un PVC con vpi=0 e vci=39.
showatmconn
Elenca
i PVC esistenti.
Esempio:
showatmconn
ATM
INTERFACE CONFIGURATION INFORMATION
MAX
INTERFACE VPCs : 10
MAX
INTERFACE VCIs : 255
ILMI
VPI VALUE AT THIS INTERFACE : 0
ILMI
VCI VALUE AT THIS INTERFACE : 16
INTERFACE
ADMINISTRATIVE ADDRESS : 137.71.139.250
ACTIVE
VCC CONNECTIONS AT THIS INTERFACE : 2
atmstats
Elenca
le statistiche AAL5 e ATM.
f5lb
<vpi> <vci> <tipo flusso> -o <IDL>
Questo
comando avvia un loopback F5.
<vpi>
Virtual Path Identifier della connessione ATM.
<vci>
Virtual Circuit Identifier della connessione ATM.
<tipo
flusso> Specifica segmenti (seg) o end-to-end (ete).
<IDL>
ID del loopback, indicato da 32 cifre esadecimali. Il valore predefinito è:
FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF
vpadd
<id> <vpi> <servizio> -o [-peak <valore>][-avg <valore>]
[-mbs <valore>] [-cdvt <valore>]
Questo
comando consente di aggiungere e configurare una connessione ATM.
<id>
ID della connessione
<vpi>
Numero vpi
<servizio>
cbr / rtvbr / nrtvbr / ubr
peak
<valore>
Velocità
di picco (in celle/sec.)
avg
<valore>
Velocità
media/minima (SCR) (in celle/sec.)
mbs
<valore>
Dimensione
dei burst in celle
cdvt
<valore>
Tolleranza
delle celle alle variazioni di ritardo (in microsecondi)
I
seguenti comandi sono disponibili nella directory sndcp.
routedbridge
<interfaccia> disable <vpi><vci>
routedbridge
<interfaccia> enable <vpi><vci> -o <-enc incapsulamento>
<-vpn OUI
id_vpn>
Configura
l'interfaccia WAN specificata per l'utilizzo dello standard Routed Bridge RFC
2684.
Nota: il valore MTU (Maximum Transfer
Unit) del Routed Bridge è 9182.
Interfaccia
Il nome dell'interfaccia WAN. Generalmente è atm0.
Enable
Attiva l'interfaccia Routed Bridge.
Disable
Disattiva l'interfaccia Routed Bridge.
<vpi>
<vci> I valori vpi e vci su cui il Routed Bridge deve essere attivato
o disattivato. I valori vpi e vci vengono assegnati mediante il comando vcadd.
È inoltre possibile usare il comando showatmconn per visualizzare
un elenco delle attuali connessioni ATM con i rispettivi valori vpi e vci. (I
comandi vcadd e showatmconn si trovano nella directory atm).
-enc
LLC | VC Specifica il tipo di incapsulamento. I valori possibili sono llc
e vc, che rappresentano rispettivamente Logical Link Control e multiplazione
VC.
-vpn
OUI id_vpn Attiva l'incapsulamento VPN. OUI è l'ID dell'organizzazione.
id_vpn è il codice identificativo VPN.
Esempio:
routedbridge
atm0 enable 0 100 o -enc LLC
Stabilisce
una connessione Routed Bridge sull'interfaccia WAN atm0. I valori VPI e VCI 0
e 100 verranno utilizzati per la connessione ATM. Verrà utilizzata l'incapsulazione
LLC.
routedbridge
atm0 disable 0 100
Disattiva
la connessione Routed Bridge.
ipoa
<interfaccia> disable <vpi><vci> -o [predefinito] [-nhp <indirizzo_ip>]
ipoa
<interfaccia> enable <vpi><vci> -o [-enc LLC|VC] [predefinito]
[-nhp <indirizzo_ip>] [-vpn <OUI> <id_vpn>]
Configura
l'interfaccia WAN specificata per l'utilizzo di IPoA, ovvero standard IP su ATM
incluso Arp ATM inverso. IPoA utilizza Arp ATM inverso per ottenere l'indirizzo
IP peer. Il valore MTU (Maximum Transfer Unit) per IPoA è 9182.
Nota:
in questo caso, se il peer non supporta Arp ATM inverso, non si verificherà
alcun flusso di traffico. Se nexthop (opzione -nhp) o PVC predefinito
è configurato per IPoA, non utilizzerà Arp ATM inverso per ottenere
l'indirizzo IP peer.
Interfaccia
Il nome dell'interfaccia WAN. Generalmente è atm0.
Enable
Attiva l'interfaccia IPoA.
Disable
Disattiva l'interfaccia IPoA.
<vpi>
<vci> I valori vpi e vci su cui ipoa deve essere attivato o disattivato.
I valori vpi e vci vengono assegnati mediante il comando vcadd. È
inoltre possibile usare il comando showatmconn per visualizzare un elenco
delle attuali connessioni ATM con i rispettivi valori vpi e vci. (I comandi vcadd
e showatmconn si trovano nella directory atm).
-enc
LLC | VC Specifica il tipo di incapsulamento. I valori possibili sono llc
e vc, che rappresentano rispettivamente Logical Link Control e multiplazione
VC.
Predefinito
Se una voce non esiste per la destinazione nella tabella di Arp ATM inverso,
il pacchetto viene inoltrato al PVC specificato.
-nhp
<indirizzo_ip> Specifica l'indirizzo IP del nodo successivo del peer.
-vpn
<OUI> <id_vpn> Specifica l'incapsulamento VPN. I codici di OUI
(Organizationally Unique Identifier) e VPN sono indicati in cifre.
Esempio:
ipoa
atm0 enable 0 100 o -enc LLC
Stabilisce
una connessione IPoA sull'interfaccia WAN atm0. I valori VPI e VCI 0 e 100 verranno
utilizzati per la connessione ATM. Verrà utilizzata l'incapsulazione LLC.
ipoa
atm0 disable 0 100
Disattiva
la connessione IPoA.
list
<param>
Visualizza
le configurazioni di IPOA/BRIDGE/ROUTEDBRIDGE.
<param>
Il
parametro può essere bridge / routedbridge / ipoa.
Esempio:
list
bridge
Visualizza
i parametri Bridge.
list
routedbridge
Visualizza
i parametri Routed Bridge.
list
ipoa
Visualizza
i parametri IPoA.
pppoe
<profilo> -o -if <interfaccia> -encap< incapsulamento> -restarttime
<timeout>
-auth
<autenticazione> -myaddr <indirizzo_IP> -peer <indirizzo_IP_peer>
-mtu <MTU> -mru <MRU>
-hwaddr
<indirizzo_ethernet> -service <nome_servizio> -acname <nome_CA>
-tag< tag_host>
-user
<nome_utente> -pass <password> -vpi <Vpi> -vci <Vci> -mode
<modalità>
-idletime
<timeout_inattività> -nat <[enable/disable]> -netmask <maschera>
-vpn <OUI> <id_vpn>
Imposta
un profilo PPPoE.
Profilo
Il numero del profilo da configurare. Specificare un numero intero compreso
tra 0 e 7.
-if
<interfaccia> Il nome dell'interfaccia con il numero dell'unità.
Sono disponibili otto interfacce PPP: ppp0, ppp1, ppp2, ppp3, ppp4, ppp5, ppp6,
ppp7
-encap
<incapsulamento> Tipo di incapsulamento. I valori possibili sono LLC
(Logical Link Control) o VC (multiplazione VC).
-restarttime
<timeout> Timeout in millisecondi. Il valore predefinito è 3
secondi (3000 millisecondi).
-auth
<autenticazione> Tipo di autenticazione (pap, chap, mschapv1,
mschapv2).
-myaddr
<indirizzo_ip> Indirizzo IP desiderato (es.: 192.168.26.7). Indicato
nel formato suddiviso da punti.
-peer
<indirizzo_IP_peer> L'indirizzo IP peer per specificare l'indirizzo
del provider di servizi Internet (opzionale). Indicato nel formato suddiviso da
punti.
-mtu
<mtu> Valore MTU (Maximum Transmission Unit) espresso in byte. Il valore
predefinito è 1492.
-mru
<mru> Valore MRU (Maximum Receive Unit) negoziato in LCP. Il valore
predefinito è 1492.
-hwaddr
<indirizzo> L'indirizzo hardware del router per la connessione. Generalmente
viene utilizzato uno degli indirizzi hardware Ethernet del router. L'indirizzo
viene specificato nel formato con i byte suddivisi da due punti (:),
ad esempio 10:11:12:13:14:15.
-service
<nome_servizio> Il nome del servizio.
-acname
<nome_ca> Nome del concentratore di accesso.
-tag
<tag_host> Utilizzare il tag univoco dell'host.
-user
<utente> Il nome utente. Può essere composto da un massimo di
30 caratteri.
-pass
<password> Password. Può essere composta da un massimo di 30
caratteri.
-vpi
<vpi> Il valore vpi ATM ottenuto tramite il comando vcadd o visualizzato
tramite il comando atmshowconn.
-vci
<vci> Il valore vci ATM assegnato tramite il comando vcadd o
visualizzato tramite il comando atmshowconn.
-mode
<modalità> La modalità può essere AUTO (automatica)
o DIRECT (diretta). Se si imposta la modalità AUTO, la negoziazione PPPoE
inizia solamente quando il sistema rileva la presenza di traffico da trasmettere
sul collegamento. Se si imposta la modalità DIRECT, la negoziazione PPPoE
viene avviata manualmente utilizzando il comando pppoestart. La
modalità predefinita è DIRECT.
-idletime
<timeout_inattività> Il valore del tempo di inattività
è espresso in minuti e indica il periodo di tempo per il quale il collegamento
rimane attivo quando non viene rilevato alcun trasferimento di dati. Il tempo
di inattività è disponibile solamente nella modalità AUTO.
Il valore predefinito è 5 minuti.
-nat
enable|disable Attiva o disattiva NAT (Network Address Translation) per l'interfaccia
PPP. Per impostazione predefinita, la funzionalità NAT è disattivata.
-netmask
<maschera> Specifica la maschera di rete per l'interfaccia PPP. Questo
valore viene indicato nel formato suddiviso da punti (es.: 255.255.255.0).
-vpn
<OUI> <id_vpn> Specifica l'incapsulamento VPN. I codici di OUI
(Organizationally Unique Identifier) e VPN sono indicati in cifre.
Esempio:
pppoe
1 o -if ppp0 -vpi 0 -vci 100 -user jones -pass Indiana
Definisce
un profilo PPPoE. L'interfaccia ppp0 è utilizzata con la connessione ATM,
vpi è 0 e vci 100. Il nome utente è jones e la password
Indiana.
pppoestart
<Profilo>
Avvia
PPPoE con il profilo specificato. Il profilo è espresso con un numero intero
(0, 1, 2). Il profilo era stato precedentemente specificato tramite il comando
pppoe.
pppoestop
<Profilo>
pppoestop
<Profilo>
Interrompe
PPPoE con il profilo specificato. Il profilo è espresso con un numero intero
(0, 1, 2). Il profilo era stato precedentemente specificato tramite il comando
pppoe.
pppoestop
<Profilo>
pppoelist
[-profile <profilo>]
Visualizza
l'elenco di tutti i profili liberi disponibili. Se l'opzione -profile non
viene specificata, il comando visualizzerà tutti i profili configurati
validi.
pppoedefault
<profilo>
Imposta
il profilo specificato come connessione PPPoE predefinita. Il profilo deve utilizzare
la modalità auto. È possibile eseguire solamente un
profilo alla volta tra tutti i profili che utilizzano l'opzione auto.
Questo comando viene utilizzato per indicare tale profilo. Se non il comando pppoedefault
non viene utilizzato, il profilo predefinito è il primo ad aver usato l'opzione
auto.
pppoedel
<profilo> | all
Elimina
il profilo specificato. Il profilo viene indicato con un numero (vedere il comando
pppoe). Se si indica all, vengono eliminati tutti i profili. Questo comando
elimina solamente profili inattivi. Se un profilo è in uso, è necessario
interromperlo prima di poterlo eliminare.
pppoa
<profilo> -o <-if interfaccia> <-encap incapsulamento> <-restarttime
timeout
>
<-auth autenticazione> <-myaddr indirizzo_IP> <-peer indirizzo_IP_peer>
<-mtu MTU> <-mru MRU>
<-user
nome_utente> <-pass password> <-vpi Vpi> <-vci Vci> <-nat
[enable/disable]> <-netmask maschera> <-vpn OUI id_vpn>
Imposta
un profilo PPPoA.
Profilo
Il numero del profilo da configurare. Specificare un numero intero compreso
tra 0 e 7.
-if
<interfaccia> Il nome dell'interfaccia con il numero dell'unità.
Sono disponibili otto interfacce PPP: ppp0, ppp1, ppp2, ppp3, ppp4, ppp5, ppp6
e ppp7.
-encap
<incapsulamento> Tipo di incapsulamento. I valori possibili sono LLC
e VC.
-restarttime
<timeout> Timeout in millisecondi. Il valore predefinito è 3
secondi (3000 millisecondi).
-auth
<autenticazione> Tipo di autenticazione (PAP o CHAP).
-myaddr
<indirizzo_ip> Indirizzo IP desiderato (es.: 192.168.26.7). Indicato
nel formato suddiviso da punti.
-peer
<indirizzo_IP_peer> L'indirizzo IP peer per specificare l'indirizzo
IP del provider di servizi Internet (opzionale). Indicato nel formato suddiviso
da punti.
-mtu
<mtu> Valore MTU (Maximum Transmission Unit) espresso in byte. Il valore
predefinito è 1500.
-mru
<mru> Valore MRU (Maximum Receive Unit) negoziato in LCP. Il valore
predefinito è 1500.
-user
<utente> Il nome utente.
-pass
<password> Password.
-vpi
<vpi> Il valore vpi ATM ottenuto tramite il comando vcadd o visualizzato
tramite il comando atmshowconn.
-vci
<vci> Il valore vci ATM assegnato tramite il comando vcadd o
visualizzato tramite il comando atmshowconn.
-nat
enable|disable
Attiva
o disattiva NAT (Network Address Translation) per l'interfaccia PPP. Per impostazione
predefinita, la funzionalità NAT è disattivata.
-netmask
<maschera> Specifica la maschera di rete per l'interfaccia PPP. Questo
valore viene indicato nel formato suddiviso da punti (es.: 255.255.255.0).
-vpn
<OUI> <id_vpn> Specifica l'incapsulamento VPN. I codici di OUI
(Organizationally Unique Identifier) e VPN sono indicati in cifre.
Esempio:
pppoa
1 o -if ppp0 -vpi 0 -vci 100 -user jones -pass Indiana
Definisce
un profilo PPPoA. L'interfaccia ppp0 è utilizzata con la connessione ATM,
con vpi 0 e vci 100. Il nome utente è jones e la password Indiana.
pppoastart
<Profilo>
Avvia
PPPoA con il profilo specificato. Il profilo è espresso con un numero intero
(0, 1, 2). Il profilo era stato precedentemente specificato tramite il comando
pppoa pppoastop <Profilo>
pppoastop
<Profilo> Interrompe PPPoA con il profilo specificato. Il profilo è
espresso con un numero intero (0, 1, 2). Il profilo era stato precedentemente
specificato tramite il comando pppoa.
pppoastop
<Profilo>
pppoalist
[-profile <profilo>]
Visualizza
l'elenco di tutti i profili liberi disponibili. Se l'opzione -profile non
viene specificata, il comando visualizzerà tutti i profili configurati
validi.
pppoadel
<profilo> | all
Elimina
il profilo specificato. Il profilo viene indicato con un numero (vedere il comando
pppoa). Se si indica all, vengono eliminati tutti i profili. Questo comando elimina
solamente profili inattivi. Se un profilo è in uso, è necessario
interromperlo prima di poterlo eliminare.
pppoadefault
<profilo>
Imposta
il profilo specificato come connessione PPPoA predefinita. Il profilo deve utilizzare
la modalità auto. È possibile eseguire solamente un
profilo alla volta tra tutti i profili che utilizzano l'opzione auto.
Questo comando viene utilizzato per indicare tale profilo.
liststat
<param>
Visualizza
lo stato di IPOA/BRIDGE/ROUTEDBRIDGE/PPPOE/PPPOA.
<param>
Il parametro può essere bridge / routedbridge / ipoa / pppoa / pppoe.
Esempio:
liststat
bridge
Visualizza
lo stato Bridge
liststat
routedbridge
Visualizza
lo stato Routed Bridge
liststat
ipoa
Visualizza
lo stato IPoA
liststat
pppoa
Visualizza
lo stato PPPoA
liststat
pppoe
Visualizza
lo stato PPPoE
ppptrace
[on | off ]
Attiva
o disattiva messaggi console PPP. Richiede una connessione con cavo RS-232 e un
programma di emulazione di terminale per visualizzare i messaggi (consultare l'interfaccia
utente menu per maggiori istruzioni).
1483mer
add porta vpi vci encapsulation
Configura
l'interfaccia WAN specificata per l'utilizzo di 1483MER (MAC Encapsulated Routing).
Il comando mer viene utilizzato per attivare la configurazione.
Porta
Il nome dell'interfaccia MER (mer0).
<vpi>
<vci> I valori vpi e vci su cui 1483 è configurato. I valori
vpi e vci vengono assegnati mediante il comando vcadd. È inoltre
possibile usare il comando showatmconn per visualizzare un elenco delle
attuali connessioni ATM con i rispettivi valori vpi e vci. (I comandi vcadd
e showatmconn si trovano nella directory atm). Il valore
vpi è compreso tra 0 e 255. Il valore vci è compreso tra 0 e 65535.
-encapsulation
llc | vc Specifica il tipo di incapsulamento. I valori possibili sono llc
e vc, che rappresentano rispettivamente Logical Link Control e multiplazione
VC.
mer
enable | disable | Delete | Status
Attiva,
disattiva, elimina o fornisce lo stato delle configurazioni 1483MER.
relay
relay
-o -client <-if interfaccia> <-pvc vpi vci>
relay
-o -server <-if interfaccia> <-pvc vpi vci>
relay
-o enable | disable
relay
-o -display
Configura
e attiva l'inoltro PPPoE.
-client
<-if interfaccia> <-pvc vpi vci>
Specifica
l'interfaccia server per l'inoltro PPPoE. Il server PPPoE è connesso a
questa interfaccia. L'interfaccia può essere ppp0, ppp1,
ppp2, ppp3, ppp4, ppp5, ppp6 o ppp7.
-server
<-if interfaccia> <-pvc vpi vci>
Specifica
l'interfaccia client per l'inoltro PPPoE. I client PPPoE sono connessi a questa
interfaccia. Generalmente viene indicato eth0.
enable
Attiva
la funzione di inoltro PPPoE.
disable
Disattiva
la funzione di inoltro PPPoE.
-display
Visualizza
la configurazione dell'inoltro PPPoE.
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